Le grandi avventure di Messer Papero
Messer Papero (quel “Le grandi avventure di” lo trovo particolarmente inutile) è senza ombra di dubbio una delle più importanti e belle saghe che la Disney Italia, Martina e Carpi per l’esattezza, abbia mai prodotto. Oggi, finalmente, a 21 esatti dalla prima pubblicazione del terzo capitolo, i lettori di fumetti possono rileggerla corredata di un articolo di Luca Boschi che ne spiega i retroscena. La Saga di Messer Papero si dipana in quasi 200 tavole farcita di nozioni sulla Toscana, sui suoi personaggi principali (vengono infatti conosciuti da Messer Papero e da suo nipote, persone del calibro di Dante Alighieri (1 capitolo), Andrea da Pontedera (2), Francesco Petrarca (3) e via discorrendo fino al 7 e ultimo capitolo in cui i nostri incontrano Amerigo Vespucci con cui partono alla volta del nuovo mondo: l’America. Una storia particolare, dicevo, perchè ha anche il pregio di andar contro la credenza classica in cui Paperino sia un analfabeta, il nostro infatti si è documentato sulla storia della Toscana e conosce le sue personalità più illustri. Una storia d’altri tempi scritta, infatti, dall’illustre professor Guido Martina e magistralmente disegnata da G.B. Carpi. A seguito di questa saga c’è una seconda avventura, “Paolino Pocatesta e la bella Franceschina”, qui ristampata perchè uno dei protagonisti è un Archimede dantesco, che richiama la storia di Paolo e Francesca che il sommo poeta, alla fine, fa volare senza esitazioni all’inferno. Corredata a questa avventura – purtroppo ristampata un anno fa su “I Maestri Disney” – c’è un articolo, sempre di Luca Boschi, che parla delle parodie d’opere liriche prodotte tra il 1977 e il 1980 originariamente programmate per una serie di dischi. Solamente la prima avventura, forse la più interessante, “L’amorosa istoria di Papero Meo e Gioietta Paperina” fece quella fine. Le altre, invece, furono pubblicate, nel corso degli anni su Topolino. Il fascicolo, quindi, conferma le grandi potenzialità del Messer Papero che, da solo, riesce a coinvolgere – insegnando – i lettori alle avventure Medievali. E conferma, purtroppo, la quasi inutilità della “Bella Franceschina” che, ovviamente, non regge il confronto con la storia precedentemente ristampata. La valutazione totale, comunque, non può più che essere positiva per una ristampa attesa e rincorsa da lunghi anni. Prezzo 8.80 Euro
01 APR 2004