PKNA Reloaded 19 – Zero Assoluto

01 GEN 2007
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E due. Tre le navi partite da Xerba con gli ipotetici superstiti, e adesso dopo la scoperta della Xabra in Spore, tocca all’Antra.
Zero Assoluto (Faraci/Pastrovicchio) ha uno strano modo di portare avanti il filone spaziale: i suoi principali protagonisti sono assenti. Gli evroniani vengono soltanto nominati, Xadhoom compare solo in flashback. Al loro posto troviamo invece due personaggi presi di peso dalla trama cronodimensionale, ad indicare la commistione di trame, ambientazioni e personaggi che era PKNA. Si forma quindi un terzetto di astronauti diretti verso Saturno, costituito da Paperinik, Lyla e Urk. Proprio quell’Urk così sottoutilizzato da non essere più apparso dopo il suo omonimo numero. Faraci in fin dei conti è su di lui che focalizza l’attenzione, cogliendo l’occasione per mostrare, alla maniera di Lost, un episodio del suo passato frammentandolo in microflashback che vanno a intersecarsi con la storia principale. La nostalgia di Urk per casa sua e per il suo ruolo, c’entrano ben poco infatti con la storia in questione, ma accentuano quel feeling da pesce fuor d’acqua che è caratteristica del personaggio. Il resto della storia è una lunga e silenziosa lotta contro un robottone messo dagli xerbiani a guardia della nave, un presagio del Faraci d’azione che sarebbe arrivato di lì a poco? Quel che è certo è che la storia, anche se bizzarra, ha una sua atmosfera, sottolineata dai piacevoli disegni di Pastrovicchio. Il Pastro inizia già qui il suo processo che lo porterà a irrigidire sempre di più le sue figure femminili, ma ci dona anche ottime espressioni per Pk, e soprattutto un probabilissimo omaggio a Faraci, visto che uno degli astronauti da salvare gli somiglia terribilmente. Rimane solo una navicella da trovare, solo allora Xadhoom avrà il temuto responso sul destino del suo popolo.
E dopo la gitarella su Saturno tocca al secondo episodio della miniserie Starring the Great Burton La Valle, l’esilarante Questa Calma non mi Piace (Salvagnini/Mottura), che riscatta non poco la serie dopo la prima poco convincente performance. E lo fa ironizzando sulle inesattezze storiche nel cinema Western e sugli sterotipi del genere.

Autore dell'articolo: Grrodon