Topolino 3302

06 MAR 2019
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Il numero 3302, disponibile anche in versione variant a Cartoomics, la tradizionale fiera del fumetto milanese, festeggia il 60° anniversario dalla prima apparizione di Atomino Bip Bip. Non poteva che essere Andrea Castellan a celebrare questo importante compleanno, impegnato in un triplice fronte: copertina, storia d’apertura e intervista nella quale ci spiega i pregi del noto personaggio ideato da Romano Scarpa, ma anche le difficoltà nell’utilizzarlo. Purtroppo né la storia né la copertina sono tra le più ispirate dell’autore goriziano, una delle punte di diamante del settimanale, dal quale ci si aspetta sempre un qualcosa in più. Atomino, Topolino e l’elemento qualsivoglia vede il duo, affiancato dal professor Enigm, indagare su un materiale sconosciuto, piovuto dallo spazio e ritrovato da Gambadilegno e Trudy. La storia è volutamente caotica e si procede a suon di gag fino alla conclusione ma, come detto, il risultato non raggiunge le alte aspettative che sono sempre riposte nell’autore.
Il libretto prosegue con una bella prova di Carlo Panaro con Paperino, Paperoga e l’innesto redazionale , disegnata da Federico Franzò, storia che promuove l’uscita del Papersera, nuova testata disponibile in edicola a partire da questa settimana in allegato a Topolino. Panaro riesce a creare una storia semplice, che sembra avviata lungo un binario già scritto, ma che al tempo stesso si rivela non scontata grazie al colpo di scena finale. Molto carina anche la breve Edi e i rifiuti reticenti (Rossi Edrighi/Pastrovicchio).
In questo numero dovevano poi tornare i Wizards of Mickey con un nuovo capitolo della saga intitolato Destino (Venerus/Marini), anticipato da un redazionale che riassume i capitoli precedenti. E’ incredibile come non si riesca ad arrivare in fondo neanche ai riassunti, tanto li si trovi noiosi e allo stesso tempo come questa saga sia come la criptonite per gli sceneggiatori, perché anche Matteo Venerus, autore di buone storie nel settimanale, non riesce a tirare fuori niente di leggibile; il lettore infatti si perde, arranca fino all’ultima tavola, senza poi aver capito niente della trama (e siamo solo al primo episodio). Peccato anche che un disegnatore bravo come Marini debba disegnare storie come queste.
Le note negative continuano con Zio Paperone e il mitico chitarrone (Deninotti/Mazzarello). In una Paperopoli impazzita, dove tutti litigano, Paperone e famiglia partono alla ricerca di uno strumento leggendario appartenuto al popolo dei Rockoliani. In questa storia lo schema è il più classico: Paperone e nipoti partono alla ricerca di un tesoro, spiati e poi seguiti da Rockerduck e Lusky. Il problema è che lo schema è fin troppo classico, sembra di vivere una storia vista e rivista senza un guizzo o un elemento originale, fino alla risoluzione che oltre ad essere relegata a una didascalia, risulta un po’ banale.
Per quanto riguarda i redazionali troviamo un approfondimento sulla differenza tra Champions e Superlega a cura di Fabio Licari, un’intervista a Martina Vismara, la più piccola atleta italiana convocata ai Giochi Mondiali Estivi, organizzati da Special Olympics, che si terranno ad Abu Dhabi dal 14 al 21 marzo e un’intervista a Lillo, impegnato con il musical School of Rock.

Autore dell'articolo: Carlotta Franceschini

Sono cresciuta prima con la Pimpa, i disegni di Tony Wolf, ma anche e soprattutto Cip e Ciop, e poi leggendo Topolino. Sono appassionata di cinema, amo leggere, ma la mia passione più grande è la montagna e, quando possiamo, io e mio marito Kim saliamo a fare trekking tra le amate Dolomiti. Papersera per me significa fumetti, ma soprattutto amici, è un po’ una famiglia allargata sparsa in tutta Italia..e non solo!