Topostorie 19 – Invito a Teatro
Un numero minore rispetto a quelli che lo hanno preceduto. Non è affatto la cornice a deludere, quanto una serie di storie piacevoli ma non sempre memorabili, costrette nel loro registro medioevale ad essere inevibilmente un po' simili. Ciò detto, il filo conduttore di Marconi e Deiana è davvero meritevole: lo sforzo della città nel salvare il teatro e il valore degli edifici storici nella società filtrano senza facili moralismi, e la lotta Paperone – Rockerduck è come al solito credibile e divertente.
La storia principale del numero è sicuramente l'eccezionale Paperleon dai Scorcia, 92 tavole di azione e risate condotte con perizia da Nino Russo e disegnate da Andrea Freccero, in una delle sue prime prove personali, in cui stava affrancandosi dal suo tratto carpiano. Non sono solo i riferimenti al film di Monicelli, ma è l'intera struttura fatta di corse, fraintendimenti e reami da operetta a rendere memorabile la storia. Il personaggio di Paperino viene qui preso terribilmente di mira, bastonato e maltrattato in maniera rara nelle storie degli anni '90, e per cui non possiamo non provare simpatia. Infine, alcune tavole spettacolari e certe battute fiammeggianti (quella beffarda del “trauma cranico” su tutte) sono state capaci di imporsi. Spiace che non sia stato pubblicato anche il seguito, sarebbe stato davvero l'ideale: un vero peccato.
Le altre storie hanno il merito di arrivare da testate terze, come Minni e Paperino Mese, ma non risultano molto appasionanti. Bella la copertina di Perina, per un numero non memorabile ma che conferma la cura e la qualità della testata.