Tesori Disney 8
Questa vicenda martiniana non rientra nel rango dei Tesori, perché di fatto non ne segue la linea editoriale. Non è un insieme di storie con lo stesso personaggio, bensì una storia a puntate, con personaggi diverse, legate tra loro da un labile filo conduttore. Ci sono più disegnatori, ovvero Carpi, Scala, De Vita, Cavazzano, molti personaggi presi dagli universi di Topolinia e Paperopoli, il tutto a far da cornice ad un’operazione promozionale di Topolino, la famosa “Operazione Quack”, il “Francobollo che Tintinna”, serie di dieci francobolli dorati raffiguranti i vari personaggi disney.
In tutto questo, la storia imbastita da Martina è un guazzabuglio di vicende e di storie slegate che ripropongono lo stesso concetto (differenza tra contenuto e contenitore, tra tesori materiali e sentimentali) e che mettono in scena il cast disneyano, in maniera discontinua. Si tratta di una martinata unica, un vero compendio dello stile dell’autore piemontese, fatto di dialoghi a volte pesanti, di caratteri basici, di sentimenti forti e a volte un po’ rozzi, di personaggi a volte patetici, con sfumature nette e inappellabili. I disegnatori vedono primeggiare un Carpi in formissima, con gli altri autori che compiono un diligente lavoro.
A livello filologico di ristampa, l’apparato critico è buono, corredato da immagini valide e complete. Importante la riproposizione delle pubblicità a fumetti di Rota, cosi come delle copertine di Carpi e degli stessi francobolli metallici, peccato che ci siano delle mancanze. Bello l’articolo sulla filatelia disneyana. Spiace notare la presenza di rimaneggiamenti nelle didascalie di fine puntata, cosi come in certi dialoghi.
In definitiva, una più che buona ristampa di una storia che però, se non siete dei martiniani accaniti, presenta molteplici difetti di trama, e non si può certo definire unitaria. Quindi, un’edizione cosi pregiata, per quanto definitiva, non si può ritenere fondamentale, a fronte di tante vere saghe più meritevoli.
01 OTT 2010