L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 41

27 OTT 2014
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Un altro numero dell’omnia scarpiana che ci porta sempre più vicini alla fine, purtroppo. Ma ancora molti sono i fuochi d’artificio pronti ad esplodere, come nel prossimo volume, dedicato a Paperolimpiadi.
Quest’uscita è piuttosto anomala, perché vede solo tre storie su disegni di Scarpa, mentre le altre sono tutte collaborazioni con i suoi discepoli, Sandro Del Conte e Maurizio Amendola, che già da un po’ di anni lavoravano in maniera autonoma. Come nel precedente numero, la mano di Scarpa si nota non sempre con facilità, ma risulta molto interessante dotarsi di occhio critico, e ricercare le finezze del maestro veneziano, aiutati dalle puntuali presentazioni di Alberto Becattini. Le storie sono molto varie e presentano avventure cosmiche, drammi con la sfortuna, vicende paradossali, episodi storici e manie della società contemporanea.
La storia più rilevante è quella che dà il titolo al volume, quel Paperic sceneggiato da Pezzin, che mette in moto una spassosa ed avvincente caccia allo storico relitto. Non mancano i colpi di scena e gli espedienti tecnologici, più che verosimili. C’è spazio anche per una storia dal Diario di Paperina su testi di Panaro, e una vicenda della brava Claudia Salvatori, in cui Paperino è subissato dai colpi della sfortuna.
Chiude il volume la presenza di un inedito, questa volta non con personaggi disneyani ma sempre funny animals provenienti dalla Germania, Lupo. Scarpa usa il suo solito brio anche per personaggi cui è meno uso, in questa edizione scannerizzata, tradotta e letterata appositamente per la pubblicazione in questo volume, debuttando quindi ufficialmente in Italia. Schede finali dedicate a Del Conte e Amendola (e a Gambadilegno). Grazie come sempre a Sprea e al suo sito per le utili precisazioni.
Un altro volume come sempre interessante, anche se la minor presenza di Scarpa inficia un po’ la qualità complessiva. D’altronde lui stava preparando grandi cose, come vedremo nei prossimi numeri.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.