Le figurine Disney italiane anteguerra

25 AGO 2010

Poco note e ricche di fascino, le figurine Disney anteguerra sono un argomento che, secondo lo scrivente, merita di essere approfondito e discusso, data l’estrema difficoltà di individuare informazioni certe ed esaustive al proposito. Quello che segue è da intendersi come un “primo passo” in questa direzione, che possa essere di stimolo per chi vorrà cimentarsi nell’approfondimento della materia.

Topolino e il mostro di Loch Ness

La prima figurina della serie dedicata al mostro di Loch Ness.

Probabilmente nel 1930 (taluni pensano addirittura nel 1928, ma è assai improbabile) Giovanni Bissietta disegna una serie, oggi veramente introvabile, di 27 figurine, chiamata “Topolino e il mostro di Loch Ness“, dove veniva narrata tramite immagini e didascalie un’avventura di Topolino con il suddetto mostro marino. Della serie furono prodotte due tirature: una prima, di cui si conosce una sola collezione completa, ed una seconda che è, oggi diremo, una correzione della precedente. Probabilmente sono le più rare figurine Disney.
Le differenze tra le due serie sono che nella prima si ha la firma del creatore, Giovanni Bissietta, stampata al contrario e che le didascalie in rima sono in colore rosso, e non in nero come nella seconda.
Dalla collezione privata dell’amico Wolp, cliccando qui è possibile visualizzare una serie originale di 21 su 27 figurine della seconda tiratura.
Cliccando sulla figurina qui vicino è possibile visualizzare la serie completa della seconda tiratura, così come è stata presentata in un articolo ad esse dedicato della rivista Eureka. Bissietta continuerà a disegnare anche altre serie di figurine anteguerra non-Disney come “Quando il gallo canterà” (8 figurine) e “La gola castigata” (7 figurine).

Gli Albi dei Tre Porcellini e francobolli Disney anni 30

Qualche anno più tardi abbiamo un serie di 96 francobolli educativi (con personaggi storici tra i quali Dante Alighieri, Giovanni Caboto o animali preistorici come il mammut o con figure e descrizioni di botanica come il sicomoro o ancora riguardo a costruzioni italiane come il francobollo del Duomo di Orvieto), che si trovavano in alcuni albi Disney: “Nel Regno di Topolino”, “I Tre Porcellini”, “Gli Albi dei Tre Porcellini” e “Topolino Giornale”.
Tali francobolli dovevano essere raccolti in un album di otto pagine, dove ogni francobollo era accompagnato da una descrizione, e dove erano presenti anche due giochi: “Cinema di Topolino: la gallinella saggia nella parte di Tosca” e “Cinema di Topolino: il discorso di Paolino Paperino”.
Oggi viene chiamato concorso “Amici Di Topolino” perché per partecipare bisognava possedere questa “tessera d’amicizia”, che veniva regalata a chiunque ne facesse richiesta.
Alcuni fogli dell’album erano sparsi, e venivano dati come allegati ad alcune numeri delle testate sopra citate. L’album prevedeva anche un concorso a premi che, tra gli altri, prevedeva “10.000 lire di premi in titoli dello Stato e di 96 altri vistosissimi premi […]

Figurine Topolino 1936 premio Elah

Nel 1936 alcune ditte, perlopiù alimentari ma anche di sigarette, regalarono in ogni prodotto le figurine di questa raccolta, composta da 100 figurine più un album (fornito dai rivenditori dove era possibile acquistare i prodotti contenenti le figurine); chi ne finiva un certo numero riceveva un premio.
Si avevano molte figurine chiave1, molto rare già allora: in ordine di rarità abbiamo: la numero 41 (la figurina più rara in assoluto: la Donna Fatale), la numero 10 (Paolino) e la numero 7 (Timmi) all’epoca con la stessa rarità; la numero 21 (La chioccia) e la numero 11 (Goffo); poi con la stessa rarità i numeri 24 (Micetto), 46 (I lottatori) e 97 (Il gattino brigante). Infine i numeri 16 (Fuffo), 23 (I tre lupetti), 36 (Gli innamorati), 76 (le cure paterne), da non potersi definire “rare” ma sicuramente meno comuni rispetto alle altre.
Due curiosità: la “Donna Fatale” raffigurava l’attrice Greta Garbo e l’immagine della figurine numero 1 è riprodotta nella retrocopertina dell’album. Riprodotte qui sotto ci sono la figurina 1 del concorso e accanto quasi tutte le più rare.

La numero 41, secondo alcune fonti, era talmente rara che veniva trovava una volta su 1700 figurine circa. Tant’è che è diventata assieme a “Il feroce Saladino” (del già citato album “I 4 moschettieri”) e “L’Aquila” (dell’album Saiwa, una raccolta di figurine cartonate sugli animali), una vera e propria leggenda del campo.
La numero 10, nonostante durante il concorso fosse allo stesso livello di difficoltà con la numero 7, è oggi più difficile da trovare di quest’ultima.
L’album era composto da 32 pagine, più la copertina. Qui sotto delle immagine tratte dall’album: la copertina, l’elenco delle figurine, una pagina interna di pubblicità e la retrocopertina.

Nel 1937 continua il concorso, con nuovi premi. Le immagini delle figurine rimangono le stesse di quelle dell’edizione precedente, ma con la novità che le figurine premio potevano essere ricevute scambiando quelle (in bianco e nero) pubblicate su albi non Disney secondo una scala di conversione: 10 figurine “bianco e nero” davano diritto ad una figurina premio, 18 ne valevano 2, 26 venivano scambiate con 3, 33 con 4 e 40 con 5, facilitando un po’ la raccolta. Il numero di pagine scende a 24, comprese alcune pagine di pubblicità.
Sempre nel 1937 viene pubblicizzato da Topolino un album di propaganda del regime, al suo interno vi erano diverse cartoline, dove andavano attaccati dei francobolli (non-Disney). Oltre ad vere e proprie immagini di pubblicità (Puritas, Elah e tante altre) vi era anche la pubblicità delle figurine Elah 1936/37.
Nel 1940 viene edita una rarissima serie di 50 figurine con Biancaneve.

Figurine cartonate Saiwa

Sempre in quegli anni (forse nel 1935), la ditta Elah e la ditta Saiwa davano in omaggio delle ottime figure cartonate, la serie completa è composta da 24 numeri. Oggi queste figurine se sono integre, con la base, sono rarissime: gli esemplari di alcuni numeri,si possono contare sulle dita di una mano: alcuni di questi sono il numero 1 il 5, il 17 e il 20. Il retro della figurina variava in base al prodotto in cui erano state trovate (quindi si ci poteva trovare la marca “Saiwa”, “Elah” e forse un pochino più tardi “SAB maglierie Topolino”). Come curiosità segnaliamo che nella figurina numero 6 Pippo è chiamato “Goffo (il caprone)”, come nella figurina Elah del 1936.
Di seguito l’immagine della numero 1 (Topolino Mickey Mouse), della numero 6 (Goffo il caprone), della numero 22 (Il gigante) comprensivo del retro della figurina.

Grande concorso filatelico

Con il numero 16 di Paperino Giornale, pubblicato il 14 aprile del 1938, viene indetto il “Grande Concorso Filatelico Impero”, con figurine in omaggio. In ogni numero viene pubblicata una vera figurina-premio, fino al numero 47 della testata.
Ecco un veloce elenco delle figurine apparse sui vari numeri di “Paperino”:

  • n.16 Paperino
  • n.17 Capitano Bluff
  • n.18 Braccio di Ferro
  • n.19 Dottor Kraus
  • n.20 Poldo
  • n.21 Olivia
  • n.22 Gip + figurina premio n .2
  • n.23 Signora Rosaspina
  • n.24 Braccio di Ferro
  • n.25 Dottor Kraus
  • n.26 Braccio di Ferro
  • n.27 Signor Rosaspina
  • n.28 Dottor Kraus
  • n.29 Capitan Simone
  • n.30 Neri
  • n.31 Ming-Fu
  • n.32 Signor Rosaspina
  • n.33 Braccio di Ferro
  • n.34 Neri
  • n.35 Signor Rosaspina
  • n.36 Dottor Kraus
  • n.37 Braccio di Ferro
  • n.38 Olivia
  • n.40 Signor Rosaspina
  • n.41 Capitan Bluff
  • n.42 Paperino
  • n.43 Capitano Bluff
  • n.44 Linotipi
  • n.45 Il gatto
  • n.46 Linotipi
  • n.47 Dottor Kraus

Le figurine non raffigurano solamente personaggi Disney ,ma anche di Braccio di Ferro in quanto nella testata venivano ospitati anche fumetti non-Disney.

Decalcomanie

Durante gli anni 30, anche se molti esperti del settore concordano nel farle risalire agli anni 40, la casa editrice Carroccio stampa, probabilmente in due edizioni, una serie di decalcomanie con i più famosi personaggi Disney, tratti non solo dai fumetti ma anche dalle Silly Simphonies (Minni, Topolino, Biancaneve, Paperino, Max Leprotto, ecc…). La serie era composta da più di 10 fogli ,di cui 8 di decalcomanie contenenti 16 immagini per foglio.
Qua sotto alcune immagini delle due edizioni:

Tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta abbiamo alcune figurine, prese dai prodotti Galbani, con Biancaneve.

Come nota finale, citiamo la notizia che nel 1939 appare una figurina apocrifa della “Magnesia San Pellegrino” raffigurante Topolino: estremamente rara da reperire e dalle pochissime copie conosciute.

L’articolo per ora termina qui, con la speranza di suscitare abbastanza interesse da avviare un discorso di approfondimento su questa materia complessa ma affascinante, ma mi corre l’obbligo di ringraziare innanzitutto il sito www.collezionismofumetti.com, Francesco Di Bella, Wolp e l’I.N.D.U.C.K.S. per le immagini presenti nell’articolo; Wolp per alcune precisazioni sulle figurine Elah del 1937, Aumaldo per le figurine Elah del 1936 ed altre preziose informazioni, Jocker per le informazioni sulle figurine di Bissietta.

(1) All’epoca era consuetudine stampare figurine più difficili da trovare rispetto alle altre, questo per ritardare la consegna del premio o spingere i clienti ad acquistare sempre più prodotti per riuscire a trovarne una particolarmente difficile. Proprio per questo, e dato che questi concorsi con figurine erano un boom, (in questi anni ce n’erano anche altri come quello de “I 4 Moschettieri della Buitoni-Perugina, peraltro con i disegni del “disneyano” angelo Bioletto) venne approvata una legge che vietava la diversa rarità tra di esse.

Autore dell'articolo: Massimo Bonura