Super Disney 69 – Che aria tira 2…
Per festeggiare i dieci anni di Che aria tira a…, la vignetta settimanale a sfondo bianco che apre Topolino, Panini ha piacevolmente pubblicato un secondo volume, seguito diretto del primo uscito nel 2014. Si riparte proprio dove si era lasciato, con tre annate, dal 2014 al 2017.
Rivediamo così tutti gli stilemi e i metodi per far ridere di Silvia Ziche, cui basta una battuta o uno sguardo per generare la risata. I tic e le manie dei personaggi di Paperopoli e Topolinia vengono spiattellati in prima pagina, con gusto ed intelligente ironia. Nulla è cambiato da quanto scrivevamo tre anni fa: “La matita della Ziche valorizza tutto ciò che tocca con battute argute e spesso a doppio taglio, riflettendo sull'umanità dei personaggi e sulla loro accezione”. L'autrice continua a farsi ispirare dagli eventi, dalle storie e dalle ricorrenze che il settimanale celebra numero dopo numero. La pregevole intervista e la tavola inedita sono una piacevole aggiunta, per un volume bello ma scarno.
In sintesi, dunque un buon albo. Ma questa volta non possiamo esimerci da due forti critiche. In primis, riscontriamo uno sproporzionato rapporto qualità/prezzo: 6 € per 200 pagine sono irragionevoli, quando per lo stesso prezzo quattro anni fa erano state pubblicate 340 vignette con relative didascalie: non sappiamo che cosa abbia portato a scegliere questo prezzo sconclusionato. In secundis, ci dispiace non si sia colta l'occasione, non solo per rimediare con degli errata corrige ad alcuni errori di stampa nel volume precedente, ma anche a non pubblicare una serie di tavole che fanno parte a tutti gli effetti della serie, e che sono state colpevolmente tralasciate. Scelta che avrebbe decisamente fatto passare in secondo piano il prezzo. Qui trovate gli extra che potevano essere pubblicati.
Insomma, un servizio mediocre e modesto, a fronte di un prezzo elevato non compensato da un buon lavoro editoriale. Sorvoliamo poi sulla scelta di usare una carta più voluminosa, che fa sembrare il volume più grande di quanto non sia. Speriamo che queste parole possano essere di monito ad una redazione a volte distratta ed approssimativa e che, con poco lavoro e poche pagine in più, allo stesso prezzo, poteva dare un volume completo e degno successore del precedente. Vedremo che cosa succederà tra quattro anni con il prossimo.