Pk2 Giant 7 – Tutto e niente / L’ultima caccia

06 DIC 2020
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Terzultimo appuntamento con la ristampa di Pk2. Siamo molto contenti di come Panini abbia continuato fino all’ultimo questo lavoro e, pur con un lavoro editoriale al minimo, il risultato è funzionale allo scopo.

Il numero in questione è molto interessante, perché propone due approcci autoriali alla saga. Le storie sono infatti sceneggiate da Tito Faraci e Bruno Enna, che fanno la loro unica comparsata in questa seconda serie, con due idee molto diverse.

La prima storia, Tutto e niente, è una sorta di remake di Trauma, di cui ripropone non solo la coppia di autori, ma anche il soggetto di base: Paperinik sfida ogni sera un mostro gigante. Da questo stilema Faraci prende una direzione diversa. Mantiene il suo solito stile narrativo – didascalie in cui il protagonista parla ed espone direttamente il suo pensiero – proponendo venature metafisiche che ammiccano al tema della realtà virtuale e alle scelte cui siamo costretti ogni giorno. Nonostante il finale un po’ fragile, la storia risulta ricca di spunti e di idee brillanti (tra cui il doppio sacchetto di patatine). I disegni di Pastrovicchio risultano buoni ma senza soluzioni dinamiche e movimentate.

La storia di Bruno Enna è il vero capolavoro del numero, una delle migliori della seconda serie. «Non esiste una fine, se vivono i ricordi. E alcuni fanno più male degli altri»: attorno a questa frase sul passato e sul peso della memoria ruota una storia densa, ricca di emozioni e di personaggi profondi, ben delineati in poche vignette. Le precedenti esperienze di Tempest Gale travolgono Paperinik, che si ritrova invischiato in un losco traffico di armi e alle prese con un micidiale nemico.

La sceneggiatura accumula tensione tavola dopo tavola, costruita benissimo con temi che si ripetono – la descrizione dei predatori – e azzeccati intermezzi comici – Bubbo e la foca canterina – che risultano perfettamente funzionali. I disegni di Rigano sono nervosi e delineati al punto giusto, perfetti nei sentiti primi piani. La melanconica storia di Stevros, ingabbiato in un ruolo da macchina, si lega a quella di Tempest, donna in perenne fuga dal suo passato. Paperinik è l’amico che rischia tutto pur di dare una mano.

La vicenda di Everett in questo numero si blocca completamente, donandoci però due storie ottime rispetto ad alcuni precedenti numeri. Con la prossima uscita la serie prende una piega del tutto inaspettata, e precipitosamente ci avviamo verso la fine.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.