Topolino Neon Edition – Giorgio Cavazzano

06 OTT 2022
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Con il numero 96, la collana Grandi Autori Disney si arricchisce di un volume interamente dedicato al Maestro Giorgio Cavazzano, qui celebrato sia in veste di disegnatore che di sceneggiatore.

Sette racconti che permettono di apprezzare la versatilità del Maestro veneziano, capace di realizzare un connubio perfetto tra il tratto dimanico e ricco di dettagli che da sempre lo caratterizza e la sua capacità di raccontare attraverso il disegno ispirazioni e passioni, ma anche i luoghi cui è affezionato, con grande umorismo, sensibilità e rispetto.

Nelle storie raccolte è ricorrente l’attaccamento a Venezia, la città di Cavazzano, che l’artista ritrae attraverso gli scorci e le persone che la abitano mostrando tutto il talento e la passione per le architetture e i paesaggi. Una città che ha permesso a Cavazzano di incontrare Romano Scarpa e di diventare suo allievo, tanto da omaggiarne espressamente il nome nella storia dedicata alla Mostra del Cinema con un paio di vignette che sono puro metafumetto.

L’omaggio a Scarpa tra cinema e metafumetto.

Il cinema è un tema molto caro al Maestro che da sempre, all’interno delle sue vignette, sperimenta la propria ”regia fumettistica”, proponendo inquadrature mai banali, frutto di costruzioni audaci dell’immagine, che permettono sempre di restituire di volta in volta sensazioni diverse al lettore. Di esempi a riguardo se ne potrebbero fare moltissimi, e questa raccolta permette davvero di trovare larga soddisfazione a riguardo.

Quando le sparatorie non erano censurate!

In Zio Paperone e il cambio della guardia, pubblicata il 4 agosto 1985 su Topolino n°1549, Cavazzano affronta il tema del ribaltamento dei ruoli. Paperone, stanco delle continue incursioni notturne dei Bassotti, decide di lasciare volontariamente il deposito nelle mani della gang criminale. Ben presto però, l’improvvisato gruppo di neo miliardari capisce che gestire una simile ricchezza non è così semplice come ci si aspetta.

Il “cambio della guardia” dà l’occasione all’autore di calare i Bassotti nel nuovo ruolo di arricchiti, dando sfoggio di tutto il cattivo gusto con cui i criminali cercano di abbellire il proprio aspetto e godere al meglio della ricchezza appena acquisita.

Imprevisti della giungla.

Zio Paperone e i miliardari in vacanza (Topolino n°1588 del 4 maggio 1986) propone il tema tanto caro a Cavazzano delle avventure esotiche. Per cercare di risollevare dalla crisi la propria agenzia di viaggi, Paperone si inventa dei tour per miliardari. Con Paperino obbligatoriamente ingaggiato come guida, e Rockerduck in veste di sabotatore, i guai non tardano ad arrivare.

In questa storia il Maestro regala ampie vedute della giungla ricche di dettagli: tra palme, ponti sospesi e tifoni tropicali, ogni vignetta è una gioia per gli occhi ed è capace di portare il lettore perfettamente all’interno delle situazioni raccontate.

Anche l’allora Ministro De Michelis è sgomento.

Zio Paperone alla conquista del leone d’oro (Topolino 1605 del 31 agosto 1986) vede Paperone lanciarsi nel mondo del cinema per conquistare il famigerato Leone d’Oro. La particolare “attenzione” al budget porta inevitabilmente alla realizzazione di un’opera decisamente economica, ma permette alla famiglia dei paperi di partecipare alla kermesse e di incontrare tantissimi volti noti del cinema.

Nella prima storia del volume dedicata all’universo cinematografico, l’autore omaggia moltissimo la settima arte. Tra le vignette spuntano volti illustri come quelli di Verdone, Celentano, Fellini, tutti ritratti con il tipico stile dell’autore. I riferimenti a Venezia e all’Italia permettono anche di inserire personaggi al tempo noti come ministri del Governo di allora, giornalisti e direttori artistici che non tutti sapranno riconoscere, ma dimostrano l’attenzione maniacale che Cavazzano riversa nelle proprie opere.

Una partenza col botto.

In Zio Paperone e la sfida velistica (Topolino n°1611 del 12 ottobre 1986), il Club dei Miliardari di Paperopoli si contende con una regata la partecipazione come sponsor alla Coppa America. Tra imbarcazioni “al risparmio”, sabotaggi di Rockerduck e arrembaggi dei Bassotti, la conquista della vittoria è il pretesto per un susseguirsi di gag incalzanti.

La storia si apprezza, oltre che per una comicità esagerata, anche per il contesto velistico, che offre a Cavazzano l’opportunità di sperimentare inquadrature interessanti con visioni prospettiche dall’alto delle imbarcazioni, in cui spicca la profondità del tratto. Gli inseguimenti in barca sono resi avvincenti da un’ottima regia fumettistica, nella quale le scene di azione si alternano perfettamente a continue gag comiche improvvise che rendono piacevolissima la lettura.

Suonala ancora Sam!

Topolino e Minni in “Casablanca” (Topolino 1657 del 30 agosto 1987) è una delle opere più significative del Maestro. Scritta assieme a Rudy Salvagnini, la storia “cala” letteralmente ogni personaggio nel ruolo di attore all’interno di un remake in chiave Disney della pellicola di Michael Curtiz.

Si tratta di uno dei primi “palesi” esperimenti cinematografici che l’artista ha realizzato, in cui gli stessi personaggi al termine della storia rompono la quarta parete, per raccontare al lettore l’esperienza vissuta dopo essersi calati in ruoli inediti.

In questa storia Cavazzano mostra tutta la sua capacità artistica attraverso un uso del bianco e nero ricco di profondità che rievoca la pellicola originale. Il racconto si sviluppa attraverso un perfetto connubio tra comicità e dramma. Il duo di sceneggiatori riesce infatti a catturare in maniera meticolosa tutte le scene chiave e le atmosfere del film originale. senza rinunciare ad inserire nella trama continui momenti di humor, che risultano sempre ben bilanciati all’interno del contesto.

Il bestio spaventoso!

In Paperino e l’insolito remake (Topolino 1672 del 13 dicembre 1987), torna nuovamente il tema del cinema: un famoso regista recluta Topolino Pippo e Paperino per girare il remake di “Topolino Giornalista” (storia del 1935 di Floyd Gottfredson). Paperino cerca goffamente di modificare il copione per dare più risalto al suo personaggio…

Ancora metafumetto dunque, in questa storia che, più che omaggiare la settima arte, celebra il fumetto Disney d’epoca, rendendo omaggio ad uno degli autori americani più caro al Maestro. Una storia che si fa apprezzare sia per le assurde situazioni che si vengono a creare, per lo più per mano di Paperino, che per le rappresentazioni in chiave classica dei protagonisti che Cavazzano andrà poi a riprendere più volte negli anni a venire (come nell’omaggio a “La Strada” di Federico Fellini).

Altro che Cannavacciolo!

Infine, in Zio Paperone e il debito d’onore (Topolino 1779 del 30 dicembre 1989), un vecchio amico dei tempi del Klondike si ripresenta da Paperone per chiedere una mano…

Probabilmente si tratta della storia più semplice presente nel volume, un classico racconto in stile Disney con il tipico colpo di scena finale, che offre comunque lo spunto per raccontare un episodio inedito della giovinezza di Paperone regalando al lettore un finale romantico e decisamente toccante!

Il volume presenta anche due interventi in apertura e chiusura da parte di Luca Raffaelli e Marco Nucci, ognuno dei quali, attraverso una visione assolutamente personale, illustra in maniera cristallina le sensazioni che si possono percepire attraverso la lettura di queste storie. Pur trattandosi di contributi molto brevi, in linea col formato del volume, ciascun autore dà una lettura davvero interessante dell’approccio alla sceneggiatura.

Considerata la notorietà di Cavazzano è difficile pensare che i lettori Disney non possiedano già i racconti raccolti nel volume. Al di là di tale aspetto, quel che realmente penalizza la collezione è il fatto di aver voluto riproporre Topolino e Minni in ”Casablanca”, sceneggiata a quattro mani con Salvagnini e più volte pubblicata sia in differenti formati che in raccolte dedicate a Cavazzano, ma non la divertentissima Zio Paperone e l’Incognita Spaziale (Topolino 1572), che sicuramente avrebbe avuto più senso includere in quanto anch’essa scritta unicamente dal Maestro. Per questi motivi il voto complessivo non può superare le tre stelle.

Bisogna però sottolineare che si tratta pur sempre di una raccolta che, nel rispetto dell’originario formato di pubblicazione, celebra l’autore in una veste non nota a tutti e l’acquisto può essere l’occasione per portarsi a casa un insieme di storie di tutto rispetto, da sfogliare di tanto in tanto, giusto per apprezzare tutta la passione ed il talento che traspare dalle vignette.

Sicuramente chi leggerà queste 7 perle per la prima volta non ne rimarrà deluso, ma si tratta di un’opera che, con un leggero contributo alla numerazione delle pagine, si sarebbe potuta realizzare con maggior completezza.

Autore dell'articolo: Alessandro Mercatelli

Ho iniziato a “guardare le figure” dalle pagine di Topolino quando non sapevo ancora leggere. Le vignette di Scarpa, Carpi, Cavazzano e De Vita accompagnano la mia vita da sempre e mi hanno portato ad affrontare la lettura del fumetto sotto molteplici punti di vista. Amo alla follia la nona arte e adoro analizzarla in tutte le sue sfaccettature. Questa passione mi ha permesso di diventare giornalista e di collaborare con svariate emittenti e testate: dopo diversi anni passati a scrivere per alcuni quotidiani locali, da 11 anni scrivo su Leganerd, e da 25 faccio lo speaker radiofonico. Sono sempre pronto a mettermi in gioco per cercare di analizzare, condividere e confrontare le mie idee riguardo il meraviglioso mondo Disney e tutto il panorama di artisti che vi ruota attorno. Il mio sogno? Una casetta in Via dei Platani e una bella amaca in giardino!