L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 21
Un numero dedicato a Scarpa un po’ sottotono, seppur non mancano le perle classiche di intere generazioni di lettori.
In primis, la triscaidecafobia, geniale intuizione di un Martina in splendida forma nel costruire commedie esilaranti graffianti e movimentate. Anche la classica su strada fa parte di quel tassello di storie indimenticabili: i fratelli Barosso indagano ancora una volta la vita quotidiana di Topolino e dei suoi amici, tra gag e situazioni alla “Tre uomini in barca”. Anche un doppio Chendi indaga la psicologia papera e pippesca, con un bis di storie apprezzabili per l’estrema capacità di sintesi ed un ritmo sempre fresco e spigliato.
Aprono il volume due – tutt’altro che eccelsi – soggetti americani, con protagonista Super Pippo, che sono in maniera piuttosto inedita l’uno in continuity con l’altro. Fatto piuttosto raro, specie su Topolino e per storie non particolarmente memorabili (Super Pippo e il riduttore a pulsante e Super Pippo e la sfida al sultano). In tema di S-code, Scarpa utilizza la sua Paperetta nella modesta vicenda della Stella di Nessuno.
Non mancano Cimino, bello come sempre, e un paio di storie da autore completo. Molto interessante la sposa promessa con Brigitta.
Gli articoli sono buoni, peccato manchi un portfolio interessante. Nota di merito infine per l’altro grande classico di Martina presente nel numero, ovvero il Ghepi.
Per quanto riguarda le edizioni, questa settimana abbiamo tutto originale tranne la “Stella di nessuno” con colori e lettering da Zio Paperone e l’”Orso ballerino” con i colori dalla testata Paperino. Invece la “Sfida al sultano” ha le pagine in origine in b/n colorate appositamente per questa edizione.