Topolino e i casi “X” “Y” “Z”

10 GEN 2018

La testata della storia così come apparsa su Topolino 358.

La storia Topolino e i casi “X” “Y” “Z” venne pubblicata per la prima volta in due puntate sul Topolino 358 e 359 nella prima metà di ottobre 1962.
Presentata ai lettori come storia unica — sebbene scandita in tre episodi indipendenti — la storia era stata invece progettata da Abramo Barosso come tre storie diverse, come appare evidente dalle sceneggiature. Nelle carte di Abramo Barosso sono riemerse — finora — solamente le sceneggiature degli ultimi due episodi, che vi riproponiamo integralmente qui di seguito, sia nella versione scannerizzata degli appunti di Abramo, sia nella trascrizione puntuale degli stessi effettuata da Armando Botto.
Le pubblicazioni della storia in Italia:

  • Topolino libretto 358 e 359 (1962)
  • I Classici di Walt Disney prima serie 24 — Pronto… Topolino?! (1967)
  • I Classici di Walt Disney seconda serie 45 — Pronto… Topolino?! (1980)
  • Topomistery 38 (1995)
  • I Miti Mondadori 61 — Topolino & Paperino (1997)
  • I Grandi Classici Disney 210 (2004)

La storia è stata anche proposta nelle seguenti nazioni: Finlandia, Francia, Germania, Grecia e Olanda.
Per la versione in pdf della versione presa direttamente dal quaderno di lavoro di Abramo Barosso, clicca qui per il “Caso Y” e qui per il “Caso Z”.

Topolino e il caso di “Y”

Topolino Minni Pippo ed Eta Beta sono in crociera nel Pacifico sulla lussuosa nave CARLONIA con destinazione le isole della Polinesia, il Giappone e l’India.

La battuta surreale di Eta Beta che ha suggerito il titolo per il nostro volume dedicato ai fratelli Barosso.

Pi. scruta il mare alla ricerca di pirati. E.B. legge un libro dalle (pagine bianche) è un trattato di Radiotecnica. (????) Minnie sta pensando ai costumi del gran ballo mascherato. Topolino si vestirà da pirata. Lei da damigella del 500. Pippo dice che lui lo sa già come si vestirà. Eta Beta dice che è indeciso se travestirsi da logaritmo o da fiordaliso ci penserà dopo aver letto questo libro è curioso di sapere come va a finire.

Al ballo Eta Beta vince il primo premio per il suo travestimento da uomo preistorico istruito gonnellino e libro sotto il braccio. Si era dimenticato del ballo. Pippo è vestito da ammiraglio. Nel culmine della festa la nave da una forte accostata la gente cade a terra. Si corre sul ponte per vedere se si è urtato. Nulla. L’altoparlante dice che si tratta di un lieve malessere di un timoniere, ma tutto è di nuovo calmo. Pippo dice che sono storie si tratta di pirati e va a vedere. To. Dice che è una fissazione. Fa due passi sul ponte e vede un bel po di tipi mascherati da pirati. Strano non sembrava che ce ne fossero tanti. Pippo dove si sarà cacciato? Al mattino dopo Pippo non si trova. Non è nella sua cabina. To. Va a svegliare E.B. per dargli la notizia ma E.B. sta male. Il mare calmo gli dà il mal di mare. Vuole uscire sul ponte ma un cameriere dice che si stanno facendo dei lavori e che il Comandante prega i passeggeri di restare in cabina per la mattinata. To. dice che voleva cercare il suo amico. Il cameriere dice che avvertirà il Com.te. Dopo un po’ il cameriere va a dire che Pi. sta benissimo. I lavori lo trattengono di sopra.

Pippo ha le sue fonti…

To. si insospettisce e approfittando di un attimo di disattenzione del cameriere invece di salire scende. Passerà attraverso la classe turistica. Infatti riesce ad arrivare sul ponte e qui ha una sorpresa. I lavori sono in corso. Ci sono i marinai che lavano sorvegliati da tizi armati di mitra hanno uniforme nera con Y sul petto. To. è fatto prigioniero e cacciato con Pi. che dice che aveva ragione lui visto che c’erano i pirati? Come faceva a saperlo. Prima di partire si era pesato su una bilancia e il biglietto diceva di star attento ai cattivi incontri. Eccolo ce l’ha ancora. Che cattivi incontri si possono fare in mare se non con i pirati?

Intanto anche il Com.te della nave viene portato nella cabina e dice si tratta i pirati di Y il loro capo.
Si sono impadroniti della nave per rubare il tesoro del Marajà di Bamballore che viaggia su questa nave dopo l’esposizione di gioielli di N.Y. La nave era stata scelta perché nessuno poteva pensare che portasse una simile fortuna. I Pirati si stanno dirigendo verso un punto sconosciuto dove hanno appuntamento con la loro nave. Qui trasborderanno il tesoro e sfasciata la radio li lasceranno in mezzo all’Oceano mentre loro spariranno. Prima di poter arrivare a dare l’allarme loro avranno già sbarcato il tesoro. To. dice che bisogna fare qualcosa. Ma ci sono guardie armate ovunque. (si sono imbarcati come normali passeggeri.)
Intanto Eta Beta per controbattere il mal di mare decide di andare sul ponte a prendere un po’ d’aria. Minnie che cerca Topolino dice che verrà sul ponte con lui. Il cameriere dice che non possono salire. Eta Beta e Minnie fanno per andarsene e quando si volta, E.B. estrae dal gonnellino un biglia multicolore che lascia cadere. Poi dice al cameriere se gliela raccoglie lui non si sente bene. Il cameriere non riesce a staccarla dal suolo così M. e E.B. non visti se la squagliano su per le scale. E.B. dice che il metallo della biglia a magnetite potenziata e che rimarrà attaccato al pavimento. Sul ponte E.B. si affaccia per prendere ??? mentre M. va dal Com.te.
(sistemare l’elemento tempo)

E.B. è catturato e portato con To e Pi. Bisogna pensare a un piano di fuga ed avvertire le autorità. Bisognerebbe potersi impadronire della radio. Il Com.te dice che di radio ce ne sono alla cabina Radio e una sul ponte di comando. Qui è impossibile arrivare, ma alla cabina forse con un po di fortuna. E.B. dice che lui non ha idee. Sta male.

Chi altri poteva essere il capo dei pirati?

Intanto al ponte di comando è arrivata Minnie fortunosamente. Apre la porta gridando Com.te è una verg… Ma chi lei ha preso per il com.te è Y il capo dei pirati e precisamente Pietro Gambadilegno! Nel vedere Minnie Gambadilegno fa il galante poi dice che se lei è qui ci deve essere anche quel ficcanaso di un topo. Dà ordine di rintracciarlo. Nella lista passeggeri ci sarà scritto il suo nome. Gli dicono che To non è nella sua cabina. G. si infuria. Quel malefico starà tramando ai suoi danni. Frughino la nave. Niente. Non si trova quando uno arriva e dice lo abbiamo trovato è prigioniero da stamattina. Ga si superinfuria. Bene, bene penserà a loro al momento opportuno. La signorina sta qui. Forse nel vedere la sua potenza cambierà idea nei suoi riguardi e chissà che lui non le risparmi la brutta fine dei suoi amici.
passano due giorni (sviluppare)
Il mare ingrossa e E.B. si sente meglio. Il com.te viene portato via. (perché?) Viene portato il pranzo. Pippo accigliatissimo dice che lui vuole roba leggera roba che non resti sullo stomaco, non vuol soffrire il mal di mare. Alle parole stomaco e mal di mare… diventa verde barcolla e colpisce con il cannocchiale una delle guardie. Eta Beta scaglia il librone di Radiotecnica in testa all’altra e To con un calcio sbatte il vassoio in faccia alla terza. Dopo poco le tre guardie sono legate colla corda che E.B. ha estratto dal gonnellino. E.B e To si vogliono congratulare con P. per l’ottima scena ma P. è groggy il mal di mare ce lo ha davvero.
Presi i mitra ai 2 e la pistola al 3° To EB e Pi sofferente avanzano non visti fino alla cabina radio entrano immobilizzano il R/T Y e To cerca di darsi da fare per trasmettere. EB trova una bottiglia di past. Contro il MdM e Pippo si sente meglio. Intanto vien dato l’allarme. I prigionieri sono fuggiti. To è riuscito a mettere in funzione l’apparecchio.
Sono nella cabina radio. Uscite fuori o spariamo. To dice che sta parlando… no ha perso il contatto. Intanto i Y attaccano. EB e P. sparano, ma ben presto saranno senza munizioni. Barricano le porte. To si è messo in contatto con Honolulo e avverte la marina. La posizione però non la sa. Comunque lascia l’apparecchio in funzione in modo che loro possano localizzare la nave.

Anche nel momento topico dell’azione, lo spunto filologico tipicamente barossiano consente a Pippo di citare suo nipote Gilberto.

Gambadilegno urla che stanno trasmettendo e ordina di distruggere a colpi di mitra le antenne. Così To non riesce più a trasmettere. Poi tramite l’altoparlante nelle cabina radio Gamb. chiama Topolino e gli dice che se non vuole che la sua Minnie vada in pasto ai pescicani deve uscire con i suoi complici. E gli fa sentire Minnie che gli dice di resistere. Ma i 3 si arrendono e vengono ricacciati nella vecchia prigione. E’ la fine. Non li troveranno mai. Ma E.B. dice che è tutto a posto. Prima di uscire dalla Cab. R/T ha preso alcune cosette che gli permetteranno di costruire una radio tipo AN/6RC 990X2 simile al tipo descritto nel suo libro e con questa daranno la pista alla marina. Gosh. Si è sbagliato. Invece di una valvola ha preso una lampadina bruciata. Non potranno sapere cosa dicono.
Avvalendosi di un manico di scopa e di un cestino metallico fa una antenna e manda il segnale.

(sistemare l’elemento tempo)

Quello che si definisce un “colpo risolutore”!

Intanto la nave scende sempre più a sud e fa sempre più freddo. Si avvicinano all’Antartico.
Ga dice a Minnie che la crociera è migliore di quanto non volesse è? Bene ora farà un po’ di conversazione con il suo amico To il viaggio è alla fine ormai. Ga spiega a To che coi soldi del tesoro si farà una bella vacanza in Europa poi formerà una banda di Assi del Crimine e farà tanti di quei soldi che poi tesori come questo ne potrà comprare per fare dei regali di compleanno. Peccato che non potrà mandarne anche a lui perché domani quando la Y la sua nave arriverà e sbarcheranno il tesoro loro verranno con lui. C’è proprio un’isola deserta. Li lascerà lì lui ha buon cuore e non se la sente di gettarli ai pesci.
L’indomani la Y arriva ma mentre si procede all’imbarco dei pirati mentre altri tirano su dalla stiva le casse del tesoro si sente un sibilo minaccioso e Wuamm Wuamm due colonne d’acqua si alzano vicino alla Y. Cannonate. Due incrociatori all’orizzonte. La radio di E.B. ha funzionato. Ga è furioso. Abbandonate tutto dobbiamo fuggire. I pirati si imbarcano rapidamente. Ultimo è Gambadilegno che prima di andarsene vuol sparare a To. Ma Pippo che ha finito le pillole ha un nuovo attacco di mal di mare e si mette a muovere. Ga gli spara ma P cade e il proiettile non lo colpisce. To gli salta addosso. Pestaggio finché E.B. interviene con la mazza da baseball. Ga è prigioniero e con lui i pirati e tutti vengono portati via dalla marina.
La crociera riprende e nel gran Ballo della serata E.B. vince di nuovo il 1° premio si è travestito da:

(non è un errore o dimenticanza, la sceneggiatura originale si chiude in questo modo, probabilmente Abramo avrà demandato la battuta finale al fratello Giampaolo? N.d.R.)

Topolino e il caso di “Z”

Topolino Pippo ed Eta Beta sono in vacanza in montagna. Hanno affittato una casetta proprio in riva ad un bellissimo lago fra i monti. Una parte della casa dà proprio sull’acqua e Pippo ogni mattina si tuffa dalla finestra per fare un bagno di “reazione fisica” nell’acqua fredda.
Al pomeriggio si siedono in riva al lago e pescano. Sono attrezzatissimi. Pippo è oppresso da canne retini, barattoli di esche, cestini, stivaloni di gomma ecc. ma tutto quel che tira fuori sono scarpe ciabatte barattoli di conserva. A Topolino non abbocca nulla.

La prima parte dell’avventura, nella sua versione definitiva, ? molto sintetizzata rispetto alla sceneggiatura originaria. Tutta la gag del formaggino Cic—Cic è stata rimossa.

Eta Beta ha invece una canna speciale regalatagli da un suo “amico”. Montata su un treppiede girevole, tira su il pesce si gira e lo deposita davanti a E.B. che legge. Eta Beta lo stacca e lo getta in acqua dicendo che è troppo piccolo. Pesca pesci sempre più grossi fino ad una trota immensa. “Beh questa può andare”. Topolino è strabiliato e subito gli fa una foto ricordo con il pesce in mano.
Pippo dice che vorrebbe una foto anche lui intitolata “dove ho cominciato il mio commercio di straccivendolo” e addita una montagna di cose vecchie che ha pescato.

Alla sera attorno al tavolo dove resta solo più la lisca della grossa trota di E.B. Topolino dice che questa vita è un vero toccasana. C’è una tranquillità ed una pace straordinari che rimettono a posto i nervi. Pippo dice che però c’è un guaio. Sì? e qual è? Ecco il fatto che non c’è la TV. Lui vorrebbe sapere se all’attrice Lalla Lalli piace ancora il formaggino CIC—CIC. Eh?!? e perché? Perché lui ne aveva comprato una scatola ed è una solenne porcheria! Così ne ha mandato una all’attrice perché assaggi prima di propagandarlo con il suo fascino conturbante.

Beh andiamo a letto. Sì dice Eta Beta, però prima deve guardare cos’ha il letto. C’era una sporgenza stanotte che non gli ha fatto chiudere occhio. Va a ispezionare il pomo del letto e giubila. Eh lo dicevo io c’è una scheggia che spunta fuori. Passami un po’ la carta vetrata.
Finalmente i 3 dormono nel grande lettone rustico. Pippo e Topolino nel letto e Eta Beta “ormeggiato” al pomo. Tutto è tranquillo. Almeno pare.
Il mattino dopo il cinguettio degli uccelli invade la stanza e i tre si svegliano. Pippo scende dal letto in camicia da notte, fa alcune flessioni poi agguanta una larga asse e la appoggia alla finestra. Topolino gli chiede se vuol farlo anche stamattina… Certo, l’igiene innanzi tutto dice Pippo voltato verso il letto e aprendo la finestra.

Inizia il mistero…

Poi si toglie la camicia da notte… Sotto ha già il costume da bagno! Poi prende la corsa su per l’asse gridando largo pesci arrivo io!!! e arrivato al davanzale si tuffa. Sbongsciassccc e Ourgh! sono il rumore e l’urlo che provengono dalla finestra. Topolino e Eta Beta si precipitano a vedere cos’è successo.
Pippo è piantato nel fango del fondo del lago le cui acque si sono ritirate di parecchi metri. Com’è possibile?

Recuperato Pippo che è mezzo intontito, Topolino dice che vuole indagare sulla cosa. (Ieri sera l’acqua c’era e oggi non c’è più.)
Quando torna dice che tutto è normale e proprio non si capisce come abbia fatto l’acqua a sparire. Sarà meglio scendere al villaggio a vedere se là sanno qualcosa. E.B. dice che lui rimane con Pippo che è sempre intontito. Topolino sale sulla jeep e si avvia per lo scosceso viottolo.

Arriva al villaggio e si ferma davanti all’ufficio dello sceriffo. Scende ed entra.
Dopo poco lo sceriffo esce con Topolino dicendo che verrà a dare un’occhiata. Questa è la 4 volta che succede quest’anno. E’ una faccenda inspiegabile. L’acqua un giorno c’è e il giorno dopo è sparita per qualche metro. Ha fatto indagini ma non ha scoperto nulla. Soprattutto voleva sapere dove andava a finire ma nei torrenti fiumi e laghi dei dintorni e a valle nessuno ha notato aumenti di livello improvvisi. Si direbbe che evapori d’improvviso dice Topolino. Già ma come?
Eccoli tornati al lago. Lo sceriffo dice che è come le altre volte. L’unica spiegazione è che ci sia un foro sul fondo e che l’acqua esca di lì. Ma perché esce solo ogni mese e mezzo circa e non regolarmente?
Topolino dice che bisognerebbe ispezionare il fondo. Però con quest’acqua fredda e la profondità che c’è ci vuole tutta una attrezzatura che loro non possono permettersi in paese dice lo sceriffo. Topolino dice che la cosa lo appassiona troppo. A casa lui ha un equipaggiamento completo da sommozzatore. Se lo autorizza a investigare lui… Lo sceriffo dice che lo nomina immediatamente agente speciale.
Bene, la vita monotona e distensiva cominciava ad annoiarlo. Va ad avvertire gli amici e poi torna subito al villaggio dove prenderà il pulmann per Topolinia.

Più tardi

Il team è presto composto.

Eta Beta dice che è una buona idea. Anzi ci viene anche lui sott’acqua. Ma… L’equipaggiamento? Eh ma lui lo porta sempre con sé non si sa mai! e tira fuori dal gonnellino tuta di gomma pinne bombole d’ossigeno maschera…
Topolino dice che lo ha convinto. Verrà anche lui. Dove? chiede Pippo che ora sta bene. A vedere com’è che l’acqua sparisce. Certo dice Pippo vengo anch’io. Se becco quel cretino che ha levato il tappo lo arrangio io e afferra un grosso fucile da caccia. “Niente potrà fermarmi!”
Così anche Pippo torna a Topolinia con Topolino per procurarsi l’equipaggiamento.
Alcuni giorni dopo. Sono su un battello pneumatico in mezzo al lago. Hanno tutti e tre l’equipaggiamento addosso. Lo sceriffo è ai remi. Dice che li aspetterà.
Si tuffano e scendono verso il fondo. Accendono grosse torce ed illuminano le rocce e il fango.

Passa del tempo
Tornano su e Topolino dice che la ispezione deve essere sistematica. Traverseranno il lago da una sponda all’altra e cominciando da un capo fino all’altro così vedranno tutto il fondo.
Passano giorni e giorni. Topolino dice che è una cosa tremenda cercare un buco chiuso che non si sa come sia. (Eta Beta dice che ha fatto un calcoletto. Secondo lui per tornare al solito livello il lago ci impiega circa un mese e mezzo a giudicare dalla crescita dell’acqua in questi giorni.) Comunque se riesce ad abbassare il livello in una sola notte dev’essere un buco grosso.
Lo sceriffo è perplesso? Buco grosso? Che sia la tana del Mostro? La tana del mostro??? Oh è una leggenda indiana che racconta vivesse un mostro nel lago tanti secoli fa. Un mostro che aveva la sua tana nel lago. Infatti c’è una caverna subacquea quasi alla fine del lago. In certi giorni quando il sole illumina l’acqua si vede l’ingresso a una 15na di metri sotto il pelo dell’acqua.
Bene domani proveranno lì.

L’indomani i 3 si tuffano ed arivano all’imbocco. E’ una grossa caverna. Accendono le torce e entrano. Avanti avanti finché… arrivano ad una cancellata di grosse sbarre di ferro!!!
Topolino esulta. L’hanno trovato il buco. E non è certo un fenomeno naturale. C’è qualcuno che ha messo questo cancello. Fa segno di tornare su ma E.B. scuote la testa e frugando nella cintura tira fuori un seghetto col quale attacca una sbarra. To e Pippo lo aiutano e in poco tempo si aprono un passaggio. Avanzano ancora e trovano una grata sottile e robusta. To pensa che queste debbono essere messe per impedire a corpi estranei di entrare con l’acqua.

Anche la parte dell’esplorazione subacquea è stata fortemente ridotta, forse per consentire alla storia con le tre avventure concatenate di rientrare in un minor numero di pagine della somma delle tre.

Eta B. intanto con grosse cesoie ha tagliato la rete. Subito dopo la galleria finisce ma sotto appare un grosso pozzo con le pareti metalliche. I 3 scendono nel pozzo e dopo poco arrivano sul fondo. Metallico anche questo. Pippo ci picchia su. E’ arrabbiato… Topolino fa segno di tornare. Non c’è modo di andare più avanti. Eccoli nuotare all’insù, ma… strano stanno andando all’indietro… Topolino guarda in basso facendo luce con la torcia. Il pavimento del pozzo è scomparso e loro sono risucchiati dentro!

All’improvviso sono fermi. Su di loro il pozzo si è chiuso. In basso c’è un altro pavimento. Eta Beta fa notare piccoli fori tutto intorno alla parete. L’acqua sta scendendo e dopo un po’ il cilindro d’acciaio è asciutto. (Descrizione dell’interno) Un volante con una freccia indicante apertura pozzo. Una luce potente scaturisce dalle pareti. (Poi una voce dice Bene, bene, visite! Toglietevi pure le maschere) e infine una porta si apre ed entrano due tizi armati di pistola. Topolino E.B. e Pippo si tolgono le maschere… I tizi dicono che sono le prime visite che ricevono da tempo e naturalmente saranno anche le ultime.
I tre vengono fatti uscire dal cilindro. Sono in una “camera di manovra” in una specie di caverna. Leve quadranti bottoni con su scritto
Apertura pozzo ? apertura porta ? (immissione acqua) ? aspirazione rapida
Qui i due dicono loro di togliersi le tute. To Pi e Eta B. restano in costume da bagno e in gonnellino. I tizi danno loro dei vestiti. Poi li accompagnano dal capo. Camminano in corridoi scavati nella roccia. Arrivano ad una porta con su scritto PROF ZORBIUM. Le guardie li fanno entrare. E’ una stanza grandissima tutta tappezzata di nero. In un angolo c’è un enorme mappamondo sul quale è sospesa una Z scintillante. I 3 sono stupefatti.

Una voce dice dietro di loro:
(Permettete che mi presenti) E io sono il Prof. Zorbium, il futuro padrone del mondo! (Anche se lo credono pazzo.)
Un tizio spettrale alla Cristopher Lee tutto chiuso in un camice bianco li sta guardando con occhi allucinati.
Così sono arrivati fin qui passando dal pozzo? Gente in gamba allora. Beh ora dovrà far rinforzare le reti di ostruzione ma c’è tempo. Visto che loro sono stati capaci di arrivare fin qui è doveroso far loro vedere cosa hanno trovato. (e in fin dei conti potranno essergli utili.)

Li porta vicino a una porta. La apre ed eccoli in un enorme laboratorio. Provette alambicchi forni vari ecc. ecc.
Qui si produce lo Z o Zorbioparametilisapropilortoidrossibenzofenilsolfotrifenilciclopentaglicixantopilolo semplice.
Topolino dice che non lo ha mai sentito nominare che cos’è?

Probabilmente la migliore battuta dell’avventura.

Che cos’è? E’ la potenza assoluta! “Sciocchezze! Disse così anche il primo che inventò la clava!” dice Pippo.
Ah ma la clava il fucile la bomba atomica sono armi per uccidere lo Z no, lo Z non distrugge, lo Z rende tranquilli, lo Z calma, lo Z distende.
Pippo dice che dovrebbe provare con la pubblicità alla TV questo Z sembra meglio del Carotol il digestivo contro le (alterazioni) nevrosi della vita odierna.

Lo Z finisce il professore è un gas paralizzante la volontà. Chi lo respira diventa un automa docile agli ordini. E lui ne sta producendo grandi quantità. Si avviano ad una porta su cui è scritto Deposito Z Vietato l’ingresso. Pericolo di morte.
Apre e fa loro vedere grandi serbatoi. Quando tutti saranno pieni attiverà l’attacco.
Comincerà dalle banche poi coll’immensi denari formerà un esercito e con questo conquisterà il mondo. Lo Z gli darà tutte le vittorie! E così gli invidiosi che non hanno capito le sue scoperte la pagheranno cara!
Eta Beta dice che gli sembra un’idea pazza e quando avrà il mondo cosa se ne farà?
Il Professore diventa furioso Chi dice che lui è pazzo? Topolino dice che nessuno lo dice anzi lui è ammirato della sua idea, ma l’acqua a cosa serve?
Il Prof. dice che To è una persona intelligente. L’acqua serve per raffreddare l’alambicco dal quale si estre lo Z e li porta in una caverna altissima. Qui una pila atomica fornisce calore ad un immenso alambicco il cui serpentino passa attraverso una vasca colossale.
Ci vogliono tonnellate d’acqua per raffreddare quel liquido che circola nel serpentino perché il calore la fa evaporare quasi tutta e per questo prende acqua dal lago. To chiede dove va a finire l’acqua. Per la preparazione del preparato ci vuole un mese e mezzo circa. (Ora ne ha già quattro serbatoi.) Il vapore esce dal camino che sbocca lassù fra i monti e così nessuno finora si è accorto di niente. E’ per questo che ha cercato una caverna vicino ad un lago.

L’effetto del gas Z non risparmia neanche Pippo…

Loro non parleranno perché qui gli estranei non sono mai entrati ma certo non usciranno. Però gli saranno utili. Schiaccia un bottone e compaiono due giannizzeri. Da ordine di portare via To e Eta Beta. Pippo lo userà per esperimentare lo Z su una persona. Pippo dice che se è una cosa che calma, che rende tranquilli lui la prende con piacere è per questo che è venuto in montagna. Topolino invece reagisce dice di non provarci neppure a toccare il suo amico ma uno dice Taci Topo e gli da il calcio della pistola in testa mentre l’altro fa lo stesso con Eta Beta.
Dopo qualche tempo nella cella dove Topolino e Eta Beta giacciono con un gran bernoccolo entra Pippo con aria allucinata e mormorando Io sono il vostro guardiano io sono l’aiutante di Zorbium e preso Eta Beta per un braccio lo porta via, respingendo Topolino.

Dopo un po’ riecco Pippo con Eta Beta entrambi allucinati e con essi è Zorbium. Ah, ah, funziona! I tuoi amici sono miei schiavi ed ora tocca a te.
Pippo e Eta Beta afferrano Topolino recalcitrante e lo portano con loro. I due giannizzeri sono davanti ad una porta. Il Professore dice loro di uscire dal tunnel che sbocca nella Villa dei Cipressi e di andare in città a comprargli da mangiare. Si ricordino la marmellata di lamponi che gli piace tanto. Ora che questi sono in balia della sua volontà non corre alcuni pericolo! I due se ne vanno.
Pippo e Eta Beta spingono Topolino in una stanza metallica. Ah, ah, dice il Professore ora uscirò e farò entrare lo Z e tu diverrai un altro mio schiavo.

Andiamo ragazzi dice a Pippo e E.B. che stanno legando Topolino. Facciamo presto che ho fame voglio proprio andare a prendermi una bella Pbotta in ptesta! Dice Eta Beta tirando fuori dal gonnellino un manganello e vibrandolo sulla testa al prof. che crolla a terra.

…mentre non ha alcun effetto su Eta Beta.

Eta Beta dice che aspettava che i due andassero via per entrare in azione. Topolino chiede cos’è successo, ma lo Z…
Lo Z sembrava profumo alla naftalina. Un po’ pesante forse, ma non cattivo.

E Pippo? Pippo è ancora sotto l’influsso del gas ma ora seguirà certo gli ordini di Topolino. Topolino gli dice di afferrare il professore per le spalle e Pippo dicendo certo padrone lo agguanta mentre Topolino lo prende per i piedi e lo portano nel laboratorio. Qui si mettono a frugare nella scrivania. Debbono raccogliere documenti e formule. Il governo sarà interessato alla cosa. Ecco fatto ora. Topolino dice che bisogna trovare l’uscita e portare via il professore non possono certo farlo uscire dal pozzo del lago.
Già dice una voce… nessuno uscirà da nessuna parte. E’ il professore che sta entrando nel deposito dello Zorbium. Acciuffiamolo dice Topolino e lo insegue ma alla porta indietreggia. Il professore ha aperto i serbatoi e il gas sta uscendo sotto forma di vapore verde.
Ah, ah ah saremo tutti schiavi dello Z grida il pazzo.
Topolino dice che bisogna scappare… Pippo Eta Beta presto… Pippo e Topolino corrono via. Arrivano nella camera di manovra. Presto mettetevi le tute!!!
Topolino con tuta e respiratore apre la porta ed entra dentro chiude la porta stagna e gira il volante. Dai fori entra acqua che sale rapidamente e quando arriva al soffitto questo scivola via. Topolino si mette a nuotare all’insù.

Il riferimento al paese di Eta Beta non appare nella versione finale della storia, forse per evitare complicazioni con il solito dilemma “alieno vs. uomo del futuro”?

Dopo un po’ esce alla superficie. Sul lago c’è una quantità di barche.
Ehi grida Topolino. Eccoli gridano dalle barche vicine. Topolino e Pippo vengono tirati a bordo.
E Eta Beta grida Topolino. Deve essere rimasto indietro. Tutto preso dalle operazioni per uscire dal pozzo non ha fatto caso… e Pippo è ancora sotto l’influsso dello Z.
Bene non resta che munirsi di maschere antigas ed assaltare la Villa dei Cipressi.Lo sceriffo dice stupito… ma alla Villa dei Cipressi ci sta un famoso scienziato. Il prof. Zorbium. Quel pazzo grida Pippo che si è svegliato. Farmi respirare quella cosa puzzolente! Lo voglio fare a fette. Corrono alla villa e Topolino dice che bisogna far presto. Non sa che effetto farà a E.B. lo Z in grande quantità.

Saltano giù dalla auto ma prima che abbiano indossato le maschere si apre la porta e una voce dice Avanti march! Uno pdue Uno pdue…
E il prof Zorbium con aria allucinata esce dalla porta con passo dell’oca seguito da Eta Beta che da gli ordini.
Tutti sono sbalorditi. Eta Beta saluta Topolino pciao Topolino lo sai che quello PZeta è un tonico meraviglioso? Il Professore farebbe soldoni al mio paese. Ti piace come marcia? Voleva comandare il mondo ma prima di comandare bisogna imparare a obbedire. Non è pvero? (con aggiunta nuova fine)

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!