Topolino Gold 10 – Paperino e le lenticchie di Babilonia

11 APR 2023
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Paperino e le lenticchie di Babilonia

La copertina inedita di Casty.

Per i 75 anni di Zio Paperone Fabio Celoni ha realizzato la lunga e complessa vicenda de “Il destino di Paperone“, un’articolata avventura che aveva come preambolo il famoso finale aperto di “Paperino e le lenticchie di Babilonia“, celebre opera da autore completo di Romano Scarpa. Per cui non risulta affatto strano che la redazione abbia deciso di ristampare la vicenda su Topolino Gold, testata dal percorso accidentato ma che pare stia trovando la sua originale ragion d’essere: contenitore di pregio di storie autoriali collegate da un filo comune e ristampabili in volume unico.

Il volume infatti risulta ben realizzato, con un interessante approfondimento di Marco Travaglini (storica penna del Papersera cui facciamo i nostri migliori auguri per questo ottimo inizio di collaborazione), e un focus sulla copertina inedita scritto dall’autore della stessa, cioè Casty. E poi ovviamente abbiamo la storia, che esce in maniera integrale con la prima tavola della seconda puntata.

Paperino e le lenticchie di Babilonia

Basta una vignetta muta per spiegare tutto.

Che dire su questo capolavoro del fumetto disneyano che non sia già stato scritto? Intanto rimandiamo volentieri a questo articolo, scritto sulle nostre pagine in tempi “non sospetti” proprio dal curatore del volume. Poi cerchiamo di analizzare perchè queste 71 tavole siano ancora oggi una lettura eccezionale.

L’artista veneziano nel 1960 ha 33 anni, mentre Paperone ne ha solo 13. Scarpa utilizza l’eccezionale produzione barksiana per intessere una trama sofisticata, in cui manovre commerciali e di puro business si intrecciano con raffinati approcci narrativi, partendo dall’archetipico episodio biblico delle lenticchie di Esaù. Il maestro racconta la vicenda con un lungo flashback, e sciocca il lettore fin dalla seconda tavola, in cui un disperato Paperone entra in un ristorante per fare l’elemosina strimpellando pietose canzoni.

È uno spettacolo straziante, che dà il via alla complessa spiegazione che ha portato Paperone in quella situazione di indigenza. Gli antagonisti sono i Bassotti che, come nella pura tradizione barksiana, sono capaci di piani criminosi audaci e machiavellici. Il tutto ruota attorno alle lenticchie di Babilonia del titolo, cibo in scatola secondo Paperone eccezionale e gustoso, mentre per tutti gli altri decisamente immangiabile. Pur di lanciarle sul mercato, imbastisce una ciclopica campagna pubblicitaria che, come fa ben notare Travaglini, per la provinciale e povera Italia dell’epoca era pura fantascienza (tra parate, televisioni private e marketing a 360 gradi), mentre invece risulta del tutto coerente con la ricca America. L’approccio satirico alla pubblicità verrà riutilizzato dallo stesso Scarpa in questa storia, mentre Silvia Ziche espanderà il concetto nella celebre Papernovela.

Paperino e le lenticchie di Babilonia

Copertina di Marco Rota per Zio Paperone n. 180 del settembre 2004.

La vicenda prosegue tra svariati colpi di scena (in particolare quello che taglia in due la storia tra prima e seconda puntata). Ovviamente non vogliamo rivelare oltre la vicenda, e ci limitiamo a sottolineare il poetico e struggente finale. Luca Boschi in una sua preziosa analisi su Zio Paperone 180 faceva notare come parte del fascino della storia stia nella solitudine di Paperone, e si tratta di assoluta verità.

Il ricco tycoon è solo fin dalla prima vignetta muta in cui entra in scena, e non ha nessun comprimario cui confidarsi. Nel 1960 il panorama cittadino presenta meno personaggi di quanti ce ne saranno in futuro, e lo stesso miliardario non è popolare quanto oggi (infatti, la storia è intitolata con imprecisione a Paperino, che ha ben poco ruolo nella vicenda). Gli stessi nipoti, pur di aiuto, non riescono a fermare la valanga che, in fondo, lo stesso Paperone ha innescato. Come in Barks, Scarpa ci mostra le diverse sfaccettature del papero più ricco del mondo, capace di straordinarie imprese ma anche di azioni infantili e tutt’altro che sagge.

Riguardo alla confezione, il volume risulta elegante e ben confezionato, ma non possiamo fare a meno di sottolineare come 14,90 € per 86 pagine di una storia ultraristampata sia un prezzo del tutto sproporzionato. La nostra votazione valuta in positivo il capolavoro di Scarpa e il buon prodotto, ma ne consigliamo l’acquisto solo per chi non possedesse la storia.

Editore: Panini Comics – Autori: Romano Scarpa – Uscita: marzo 2023 – Pagine: 86 –Formato: Cartonato 20,5×28 – Prezzo: â‚¬ 14,90 – ISBN 9 772499 614006 30010

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.

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