Paperinik Cult 58

01 FEB 2010
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Da non compratore abituale della testata, mi sono ritrovato a prendere questo numero per la storia inedita danese, che mi ispirava molto. E non mi ha deluso. Paperinik e il Grande Pulitore (Andreas Phil, Mårdøn Smet) è proprio una gran bella storia! Lo sceneggiatore è abile nel costruire un’avventura di Paperinik in cui il connubio tra azione, componente supereroistica, indagine psicologica e rispetto filologico vanno a braccetto. La storia è quindi apprezzabile sotto almeno 3 punti di vista:
1) la parte d’azione. Il nostro eroe deve vedersela con un nemico di stampo molto classico, dal piano assurdo e folle, che per quanto possa essere stereotipato a me ha divertito.
2) lo scontro psicologico tra Paperino e il suo alter-ego mascherato. Altre storie in passato hanno indagato sulla gelosia di Donald verso il se stesso mascherato (anche nella storia del nuovo numero del “Topo”), ma qui è trattata con rara efficacia, facendo crescere anche un tangibili sentimenti di vendetta, molto umano da parte del papero.
3) sguardo al passato proiettato al futuro. L’introspezione psicologica è presente anche per il passato di Paperinik, che lo attanaglia nei confronti della sua “nascita”, ed è bello vedere quindi che più all’estero che da noi (anche se specie negli ultimi anni non sono mancati esempi) si ricordino le origini del papero mascherato, presentando proprio Fantomius in persona, almeno negli incubi di Paperino. Ma allo stesso tempo, anche introducendo un personaggio nuovo che aveva a che fare con Fantomius in passato, la volpina Ireyon. Era una stretta collaboratrice di Fantomius, ma come può adesso avere la stessa età di qui tempi? I lettori di “Paperinik Cult” lo hanno scoperto nel # 52, anche se quella storia è in realtà successiva a questa. Un personaggio affascinante che riporta in modo intelligente il tema di Fantomius.
I disegni della storia sono davvero belli e cinetici, li ho apprezzati, anche se continuo ad apprezzare di più alcuni talenti italiani. Insomma, ho gradito molto! Paperinik e il Riscatto della Fortuna (Tasca, Dossi) è puro intrattenimento senza pretese. È più il divertimento del vedere le sorti di Gastone in questa storia che altro, però anche alcune situazioni particolari per risolvere il “caso” costituiscono delle belle trovate. Così come il mistero del sabato! Storia abbastanza buona, insomma. Classicamente nella media i disegni di Dossi.
Paperinik e l’Oltraggio Cinematografico (Panaro, A. Pastrovicchio) l’avevo letta ai tempi su “Topolino”, ma non la ricordavo per niente. Partenza molto buona, peccato che quando sembra si debba raggiungere il climax è già finita! Davvero, dov’è finito il vendicatore che per difendere la sua immagine ideava cose terribili? Se qui le motivazioni di partenza ricordano quei tempi, la punizione che spetta a Rockerduck non mi sembra all’altezza. Peccato, ci sono rimasto male, buoni invece i disegni del Alessandro Pastrovicchio.
Paperinik e il Problematico… Formicolio (Nigro, Dossi) vede Paperinik al servizio dei guai di Paperino, ma tutta la storia delle formiche è abbastanza scialba, cioè simpatica ma non quello che cerca in una storia con Paperinik. Un Lungo Addio (Cordara, L. Pastrovicchio) è una delle storie migliori della terza serie di PK, dove vediamo un Pikappa mai così arrabbiato e segnato nella sua persona, per via di un malvagio piano di Vulnus Vendor ai danni di uno dei grandi amici dell’eroe. Finale inaspettato, potenza narrativa non indifferente e disegni molto ispirati. Ghiaccio Rovente (Ostini, Perissinotto) è un’abbastanza dimenticabile storiellina che sfrutta male il personaggio di Angus Fangus, sottovalutandolo.
Un numero tutto sommato apprezzabile, con alti (la danese, la pikappica) e bassi (la storia delle formiche e quella di Panaro), tutto nella media insomma.

Autore dell'articolo: Everett_Ducklair