I Grandi Classici Disney 323

01 OTT 2013
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Numero dalla qualità un po’ discontinua, che si apre con la copertina ben disegnata da Cavazzano, ma che rivela un po’ troppo della storia di apertura!
Silvano Mezzavilla, autore di Topolino e la sindrome visionaria, è un ottimo sceneggiatore, autore nel tempo di molte storie gialle di Topolino degne della nostra migliore considerazione. La storia in questione non fa eccezione, riprendendo tematiche e situazioni “adulte” per Mickey, che perde la sua proverbiale(?) sicurezza ed inizia a dubitare delle sue stesse percezioni, in un sistema di rimandi tra cinema e fumetto che va da Hitchcock alle storie di Gottfredson e Walsh. Se ad una sceneggiatura di prim’ordine, sommiamo anche i disegni di Scarpa, non vedo alcun motivo per non acquistare l’albo, qualora non si possegga già la storia.
Altra storia degna di nota di questo numero è la molto più ristampata “Paperino e l’amuleto di Amùndsen” (del resto risale al 1956), che vede Scarpa alle prese con i paperi da autore completo per la seconda volta; nella storia “stona” un po’ lo Zio Paperone di apertura superstizioso al punto di avere una collezione di portafortuna. Ma il resto della storia è sempre degno degli standard del maestro di Venezia.
Molto più ordinarie le altre storie, in particolare “Topolino e il tesoro polare“: se non veniva stampata dal 1959 forse un motivo c’era…
Insomma, un numero nella media: non passerà alla storia, ma le due storie citate in apertura sono dei “must” assoluti per chi non dovesse possederle in altre edizioni!

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!