Paperinik Appgrade 47

05 AGO 2016
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Una bella cover liberamente ispirata al Dottor Octopus, supercriminale eterno nemico dell'Uomo Ragno, apre questo numero agostano che si presenta in edicola con il ritocco sul prezzo, portato ad euro 3,50.
Sfogliando l'indice l'attenzione cade innanzitutto sull'inedita “Paperinik e il granello d'infinito” (Panaro/Lucci), come sempre racchiusa entro lo stringente limite delle 20 tavole; ciò nonostante, Carlo Panaro riesce a costruire una trama dal sapore fantascientifico che non soffre eccessivamente la ristrettezza dello spazio a disposizione, inevitabilmente lineare (un po troppo) nello svolgimento ma comunque gradevole e migliore di tante altre inedite viste in passato; probabilmente le 4 pagine dedicate ad altrettante one-page avrebbero giovato, ma tant'è, il risultato è comunque buono.
La selezione delle ristampe presenta ben due lavori della coppia Emanuela Negrin e Lucio Leoni, autori di storie fra le più apprezzate del periodo moderno di Paperinik: si tratta di Paperinik e il dilemma della forma fisica e di Paperinik e la new generation. Ebbene, se la prima storia vede duettare il papero mascherato con una sconosciuta Bassotta fanatica del body building, risultando alquanto lineare e prevedibile nello sviluppo, la seconda mette in evidenza la particolare affinità della coppia di autori con le tematiche relative ai viaggi nel tempo ed alle imprevedibili conseguenze dovute all'alterazione della linea temporale.
Si prosegue con Zio Paperone e l'aiutante mascherato, (Valentini/Deiana) la meno “paperinikiana” di tutte, come già il titolo atribuito a Paperone lascia intuire, con appena 7 tavole (sulle complessive 24) che vedono la partecipazione dell'eroe mascherato: la vicenda resta gradevole alla lettura, anche se l'incipit in cui Paperone decide di partire da solo alla ricerca del solito tesoro portandosi appresso la Numero 1 sembra più funzionale al proseguo della storia, che non dettato dalla ragionevolezza e dalla consueta prudenza del personaggio.
La meno riuscita del numero sembra essere Paperinik e l'espediente olografico (Panaro/Deiana), che riprende l'abusatissimo tema di Paperino alle prese con i problemi di “duplicità” (trovarsi da una parte e dover impersonare Paperinik da un'altra): dopo robot più o meno riusciti, dopo il ricorso all'ausilio dei cugini Gastone e Paperoga, questa volta è addirittura il turno di Ciccio; mediante il congegno olografico di cui al titolo, il grasso oco assumerà l'identità di Paperinik per una serata, per una storia che sa tanto di già visto. Meno scontata risulta la successiva Paperinik e l'amico speciale (Pandini/Barozzi), dove l'amico in questione altri non è che un ostinato giornalista deciso a smascherare Paperinik onde poter realizzare lo scoop della vita; di fatto sembra essere lui il vero protagonista della storia, ma la vicenda non riesce mai a “decollare”, risultando abbastanza piatta (per nulla ai livelli di Paperinik e la crisi d'identità, tanto per citare una delle migliori storie che tratta una tematica praticamene analoga).
La cd. storia guest, del ciclo “Paperinik contro tutti”, è Paperinik contro Mr. Invisible (Salati,Höpfner,Secchi/Secchi/Vian): stesso incip delle altre del ciclo (Paperino deciso a partire per le vacanze) e stesso sviluppo, con Paperinik che, suo malgrado, si trova ad affrontare il villain di turno, un uomo invisibile come già il titolo suggerisce. Alla fine della lettura, ciò che colpisce è solo lo yatch di Mr. Invisible, che non si riesce a capire come sia in grado di ospitare al suo interno una sorta di galleria d'arte con ampi e lunghi corridoi che si intersecano!
Infine, la storia cult di questo numero è Paperinik e l'incredibile Little Gum (Chierchini), nota per essere la storia d'esordio di Little Gum, pittoresco personaggio ideato dallo stesso Chierchini e poi successivamente ripreso, a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, in circa una ventina di altre storie, la maggior parte delle quali non vedono la presenza del papero mascherato. Da notare come graficamente queste storie si caratterizzino per la particolare tecnica adoperata dallo stesso Chierchini, detta a “tavole dipinte”. La storia si dipana tra due direttive principali, da un lato Paperino/Paperinik che prima sottovaluta la portata della minaccia rappresentata dal misterioso nuovo arrivato e poi subisce ripetuti smacchi (venendo perfino criticato sia in casa sia dai volubili concittadini), dall'altro l'ambiguità di Little Gum, inizialmente avversario del papero mascherato e successivamente suo alleato nel contrastare la Banda Bassotti. Si tratta di una storia originale e particolare, non solo per la tecnica grafica adoperata, ma anche e soprattutto per l'esordio del nuovo personaggio, che a buon diritto rientra tra le “cult” del papero mascherato; resta da dire che questa prima storia non ci dice molto su Little Gum, che rimane ammantato da un'aurea di mistero soprattutto quanto alla sua provenienza ed agli scopi per i quali agisce.
In conclusione: i punti di forza di questo numero risultano essere la buona inedita, la coppia di storie del duo Leoni/Negrin e la cult, seppur quest'ultima patisca una qualità grafica non eccelsa, con varie vignette evidentemente sfocate, il resto sono storie discrete e dimenticabili più una manciata di one page.

Autore dell'articolo: Gancio