Paperinik 8

07 AGO 2017
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Il numero “agostano” del mensile dedicato al papero mascherato si rivela molto ben riuscito, più di quanto il periodo estivo non lasci immaginare.
Introdotto da una copertina decisamente “a tema”, l'albo si apre con l'inedita Paperinik e il pesante Big-Boy (Zemelo/Florio), storia che vede il protagonista alla prese con un avversario di tutto rispetto, non solo “pesante” ma anche ben caratterizzato, e questo costituisce un indubbio punto a favore per una vicenda che riesce a non patire lo stringente limite delle 20 tavole e risultare gradevole alla lettura, insomma una piacevole sorpresa!
La selezione delle ristampe muove da Paperinik e l'impresa messicana (Bosco/Lavoradori), ottimo giallo (il tocco di Marco bosco si sente) ambientato in terra messicana e con la partecipazione di Manuela Danarosa De Doblon y Pesetas; i disegni di Lavoradori si fondono alla perfezione con la sceneggiatura prevalentemente notturna e dinamica, per un risultato davvero di livello. Più tradizionale per il protagonista, sia a livello grafico che di ambientazione urbana, è la successiva Paperinik e l'identità perduta (Salvatori/Del Conte), che vede Paperinik vittima di un'inopportuna amnesia occorsa durante un fine settimana che l'eroe si era ritagliato a fini di puro relax: buona la resa del comprensibile stato di angoscia del protagonista, cosi come la caretterizzazione del simpatico personaggio che fa da involontaria “spalla” a Paperino.
Si prosegue con Paperinik e il passato senza futuro (Gervasio), terzo “prequel” alla fortunata serie di Marco Gervasio dedicata al predecessore di Paperinik, quel Fantomius che agiva nella “ruggente” Paperopoli degli anni '20: alla sua prima ristampa, l'episodio sembra richiamare alcuni elementi della celebre saga di “Ritorno al Futuro”, con Paperinik intrappolato nel passato e che rischia che Dolly Paprika si innamori di lui anziché di Fantomius. Anche la successiva Paperinik …in tournée (Russo/Pisapia/Venturini) non delude: a parte lo stile dinamico ed espressivo tipico di Pisapia, la storia ironizza sulla “comodità”, per ogni pubblica amministrazione, dell'avere un eroe “cittadino” che integra le forze dell'ordine, anche se, tirando troppo la corda, questa rischia di spezzarsi. Fra le più lunghe del numero, Paperinik, missione incredibile (Fasano/Arcuri) vede il nostro papero mascherato quasi a far da spalla… alla fidanzata del suo alter ego: tra sprazzi di ironico femminismo, una trama semplice ma dallo stile cinematografico, tanta azione ed un misterioso ed innovativo reattore nucleare da trasferire, questa storia risulta particolare ed appassionante.
Infine, per la sezione guest ecco finalmente riproposta Paperinik contro il perfido… Perfidus (Poloveri/Marabelli), storia classica dal sapore anni '90 la cui vicenda editoriale scopriamo (grazie al sapiente lavoro di ricerca di Andrea87) essere stata parecchio tormentata, in particolar modo al fine di eliminare tutti i riferimenti più marcatamente noir e “stemperare i toni”: i risultati sono particolarmente evidenti nella caratterizzazione del personaggio (tutt'altro che bonario prima della trasformazione nella versione originale) e nello sviluppo centrale, dove la battaglia tra lui e Paperinik sarebbe dovuta risultare più complessa e lasciar spazio a nuovi episodi che, tuttavia, non videro mai la luce a causa dello scarso interesse che il personaggio suscitò nella redazione del tempo. Sia come sia, pur con tutto il rammarico per gli adattamenti e la mancata fiducia in un personaggio dalle indubbie potenzialità, la storia resta a suo modo gradevole ed indubbiamente meritevole di esser qui riproposta.
In conclusione, questo numero 8 merita a buon diritto di essere annoverato fra i migliori mai usciti dell'intera testata, nel conto considerando anche i precedenti numeri con la dicitura “appgrade”, dunque costituisce un acquisto altamente consigliato.

Autore dell'articolo: Gancio