Reggio Emilia 2017

29 MAG 2017

Difficile riassumere in un articolo di poche righe tutti gli avvenimenti e le sensazioni dell’edizione del Premio Papersera appena conclusosi… Di solito la scelta migliore è quella di partire dall’inizio, ma stavolta la decisione di dedicare la dodicesima edizione del Premio Papersera risale addirittura al dicembre 2015, quando Marco Travaglini (in arte scrooge4) propose la “doppietta” Marconi-Capelli.

Da sinistra a destra, Gaudenzio Capelli, Giorgio Pezzin, Alessandro Sisti, Massimo Marconi e il vostro webmaster… trovate l’intruso!

Nonostante il largo preavviso ci siamo comunque ridotti, in perfetto stile Papersera, all’ultimo secondo anche per produrre questo volume (infatti 2-3 articoli non hanno beneficiato della correzione bozze!), causa una partenza un po’ lenta per la vastità degli argomenti da trattare che anziché favorire la partecipazione di tutti, sembrerebbe averne scoraggiati parecchi.

Il volume celebrativo però ha presto preso una sua fisionomia con un’imponente parte introduttiva dove moltissimi autori Disney (con la prefazione scritta dalla direttrice Valentina de Poli) hanno voluto portare il loro saluto a Capelli, chi raccontando un aneddoto, chi ricordando i suoi esordi, chi scrivendo un sentito messaggio di ringraziamento; tutti comunque testimoni di un’atmosfera e di un periodo particolarmente felice per il settimanale. Non sono mancate poi le consuete parti affidate a noi appassionati, con un’analisi della pubblicazioni, degli autori, delle storie, di tutto quanto avvenuto durante i 14 anni di direzione Capelli, oltre alla consueta parte di omaggi disegnati e di una storia a fumetti espressamente realizzata da un valente team creativo del Papersera. Comunque per i dettagli del volume, vi rimando alla pagina di approfondimento.

Qui ci “limitiamo” alla cronaca della trasferta, che per il sottoscritto e compagni di viaggio è iniziata nella tarda mattinata di venerdì, quando alla stazione Tiburtina di Roma ci siamo incontrati con il sopra citato Marco, Matteo, Fabio e Giacomo. Conclusa con successo la prima partita a tetris per incastrare tutti i nostri armamentari nella macchina (molte altre situazioni ad incastro ci avrebbero aspettato nelle ore successive), partiamo alla volta della città del Tricolore facendo solo una breve sosta per il pranzo. Questo ci ha permesso di arrivare in largo anticipo, facendo l’accredito alla mostra con calma, abbiamo scaricato la macchina dai volumi che avevamo portato da Roma, e in tutta tranquillità ci siamo diretti dallo spedizioniere dove, come da accordi con la tipografia, ci attendevano i nostri nuovi volumi…

Bugia!

I libri non ci attendevano affatto: arrivati da Bartolini sembra essere tutto a posto, ci riconoscono, ci fanno firmare la consegna, e quando il tizio si alza per andare a prendere il dovuto io chiedo ingenuamente: “sposto la macchina per caricare dal pallet?” quello mi guarda strano e mi fa “…ma veramente la consegna pesa meno di un chilo…“!
Considerate che i 120 volumi ordinati dovevano raggiungere la ragguardevole somma di ben 160 chili! OK, panico! Erano arrivate solo le cartoline ricordo, dopo le “solite” ricerche in magazzino, le bolle di consegna, le chiamate con la tipografia (fortunatamente intercettati dieci minuti prima della chiusura), viene fuori che i volumi sono partiti con una seconda spedizione, un altro corriere che li ha portati sì da Bartolini per il fermo deposito, ma che quest’ultimo non ha accettato perché nessuno gli aveva detto di farlo! OK, ri-panico! Dove sono i volumi? Il secondo corriere sembrerebbe avere una sede a Parma, pochi chilometri da lì, ma telefonicamente sembra irraggiungibile: i libri saranno davvero lì? E a che ora chiude? Il sabato mattina sarà aperto? Mentre stiamo per decidere se partire o meno, la telefonata della tipografia ci dà una speranza: i volumi sono a pochi minuti da lì, da un altro spedizioniere: ci catapultiamo (nonostante il navigatore dalle idee confuse…) in questa nuova tappa, e riusciamo (phew…) finalmente a trovare i nostri scatoloni. Anzi, dopo averli caricati in macchina ed essere passati alla fiera per scaricarli, ci accorgiamo che oltre ai nostri, ci hanno dato tre scatoloni in più contenenti un libro sulle organizzazioni anarchiche nelle Marche… altro passaggio dallo spedizioniere a riportare quanto non di nostra competenza, e finalmente in albergo a fruire della sospirata doccia e di una ventina di minuti di necessario relax!

L’appuntamento con il resto dei “gaudenti” che avevano deciso di passare anche la serata del venerdì a Reggio ci ha permesso di incrementare il gruppo con le presenze di Nunziante, un suo amico Stefano (che non credo sia iscritto al forum), Nicola “micchi”, Fabio “Dippy Dawg”, Alfonso “Paperenzo”, Cesare “martin61” e Stefano “Fillo”, autoctono ma poco avvezzo alla toponomastica locale!
Per la cena si è pensato una volta tanto di affidarci alla cucina locale, facendo strage di gnocchi fritti, polente, affettati e risotti prodotti in quel di “Porca Polenta”, l’esoticità degli anni precedenti con il ristorante trentino c’è mancata, ma non più di tanto!

La giornata-evento vera e propria, cioè quella dedicata al Premio, è stata come di consueto quella del sabato: il consueto stand del Papersera è stato agghindato per l’occasione con tutto ciò che avevamo a disposizione dalle annate scorse, poche copie a dir la verità, e soprattutto dal libro “Gaudenzio Capelli – Più direttore che mai!” con la splendida copertina realizzata da Massimo De Vita (e colorata a tempo di record dal nostro conker).
Pian piano sono arrivati un po’ tutti gli ospiti, e ad elencarli ci si rende conto del fatto che con noi c’era davvero un bel pezzo della storia di Topolino: il direttore Gaudenzio Capelli, arrivato a Reggio accompagnato da Marco Iafrate, Massimo Marconi e la moglie di quest’ultimo. Poi Carlo Chendi, Alessandro Sisti e Giorgio Pezzin! Molti più sarebbero voluti esserci, ma per impegni precedenti o imprevisti dell’ultimo minuto non si sono potuti unire a noi.
Particolarmente emozionante è stato il momento dell’arrivo al ristorante di Capelli e l’incontro con Carlo Chendi; vedere il direttore che – giustamente un po’ perplesso in attesa di capire cosa lo aspettasse – salta giù dalla macchina con un grido di entusiasmo per abbracciare Chendi è stato uno dei momenti più belli della giornata!

La più bella, solida, intelligente, simpatica, brillante, coinvolgente, dotta, accogliente, entusiasmante e affidabile community di internet… ah, e siamo anche modesti!

La consegna del volume celebrativo è avvenuta, come tradizione da qualche anno a questa parte, durante il pranzo al “Cigno”, il tutto riccamente documentato dal nostro operatore preferito Alfonso.
Capelli ha dato a tutti l’impressione estremamente positiva di una persona capace di trasferire entusiasmo e passione, un conversatore amabilissimo, che è riuscito anche a soddisfare qualche curiosità di noi lettori, e non stupisce che molte delle persone che hanno lavorato con lui ne conservino un ricordo così positivo.
Un inconsueto ritardo nella cerimonia di premiazione ANAFI, ci ha permesso stavolta di non essere noi in ritardo, e la consegna del libro, accompagnata da un bel discorso di Marconi, ha consentito a capelli di ricevere il meritato applauso da parte di una delle platee più competenti e fedeli nel mondo del fumetto.

Sciolta la seduta e congedati man mano tutti i nostri ospiti, il viaggio di ritorno è servito per buttar giù programmi futuri e iniziative che spero possano avere lo stesso successo di questa giornata, dovuto, sì all’impegno del team operativo del Papersera, ma anche a tutti i partecipanti e gli appassionati che hanno mostrato interesse nelle nostre iniziative!


Galleria fotografica

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Foto di Nicola “micchi”
Molti altri resoconti della giornata, con altre foto, sono sul forum.

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!