Paperino Mese 72

25 APR 2020
Paperino Mese 72

La copertina del mensile.

Quello di cui vi parlerò non è un fascicolo a me particolarmente caro dall’infanzia, né contiene storie memorabili o importanti da un punto di vista “filologico”. No, si tratta di un semplice Paperino Mese, per la precisione il numero 72 del giugno 1986, che comprai all’epoca, come facevo con regolarità, e mi sono ritrovato per caso a sfogliare in questi giorni di “lockdown”. Ebbene, rileggerlo dopo tanto tempo, tra alcune avventure che richiamavano alla mente ricordi nitidi e altre che mi sembravano del tutto nuove, è stato piacevolissimo. Mi ha regalato un’ora abbondante di relax spensierato, e in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo non è poco. È la magia del fumetto Disney: basta prendere un volume qualsiasi della propria collezione, ricca o esigua che sia, e difficilmente si verrà delusi. E comunque si ricaverà sempre qualche sorriso.

Sulla copertina del periodico in questione ammiriamo Paperino alle prese con il sollevamento debiti, specialità nella quale non ha rivali, come si evince dalla medaglia che porta appuntata sul petto. L’illustrazione è di Marco Rota, che incontriamo di nuovo a pagina 3, dove, nella galleria “I grandi di Paperino Mese”, ci fa conoscere Paperofolo Colombo, alias il navigatore Cristoforo, “scopritore” dell’America e ideatore del famoso “uovo”…

La lotta per la casa sull'albero ha inizio!

La lotta per la casa sull’albero ha inizio!

Due sono le storie inedite. In apertura troviamo Paperino e la ‘fuga’ da casa, scritta da Bruno Concina e disegnata da Guido Scala. Paperino va a vivere nella casa sull’albero dei nipotini e questi ultimi restano nella villetta sottostante, il tutto per una questione di turni di pulizia sui quali non si trova un accordo. Nessuna delle due forze in campo vuole cedere all’altra e si rassegna a diverse scomodità pur di non dargliela vinta, cercando, al contempo, di “provocare” la controparte. L’avventura è davvero godibile e strappa diverse risate: non è difficile rispecchiarsi in certe dinamiche che si creano all’interno di un nucleo familiare, trattate con la giusta dose d’ironia.

L’altra inedita, che chiude il numero, è Topolino, Minni e la crociera sul Nilo di Osvaldo Pavese e Giampiero Ubezio. Qui Mickey, che ha al suo fianco l’eterna fidanzata, fa da guida a un gruppo di turisti in Egitto, ma il viaggio di piacere, come immaginabile, si trasforma in un caso da risolvere. Ciò che mi ha divertito molto sono le scene d’azione: a un certo punto, Topolino si impossessa del fucile di uno dei criminali e, a bordo di un dromedario, insegue l’altro, fuggito in jeep nel deserto. Appena l’obiettivo è a portata di tiro, il nostro esclama «Vediamo se la mia mira è ancora buona!» e non esita a sparare da lontano due colpi alle gomme! Una situazione inimmaginabile ai giorni nostri…

Le ristampe hanno avvio con Paperino e le follie estive di Vic Lockman e Tony Strobl: una tavola con Donald e i nipotini al mare introduce una serie di storie che si suppone essi leggano sotto il solleone. Si comincia con Topolino e la conchiglia d’oro (Fallberg/Murry), che vede Mickey e Pippo alle prese con Ciccia e Sgrinfia. Poi abbiamo quattro brevi avventure, scritte da Lockman, con protagonisti gli animali del bosco (e non solo): Lupetto e i paterni sospetti (matite di Alvarado), Orso Brunone e il timido bruto (Murry), L’habitus di Fratel Coniglietto (ancora Alvarado) e Timoteo e Dumbo elefante satellite (DeLara). Devo ammettere che questa è stata la parte del numero che meno mi ha coinvolto, ma, insomma, è scivolata via in modo innocuo…

Dopo la pubblicità del “Sistemone di Paperone”, gioco cui si poteva partecipare da casa acquistando il libretto e seguendo su Raiuno “Pista!” (il mitico programma condotto da Maurizio Nichetti), ecco la consueta rubrica “Mondo Papero”, dedicata stavolta alla fattoria di Nonna Papera: quattro pagine in cui se ne spiegano le origini e si fa conoscenza anche con gli animali che ne fanno parte.

Un piano semplice...

Un piano semplice…

Segue Paperino e il cavallo di Troia di Ennio Missaglia e Luciano Capitanio. Zio Paperone, accompagnato da Paperino, Qui, Quo e Qua, cerca di trasportare i propri dollari su un’isoletta del Pacifico di sua proprietà, a bordo di un vecchio brigantino, di nascosto dai Bassotti. I malfattori, però, attendono la truppa al varco… Storia divertente, ricca di gag e, anche in questo caso, di eventi oggi improponibili (come i Bassotti che danno fuoco al “cavallo di Troia” con all’interno i cinque “buoni”, costretti a fuggire circondati dalle fiamme, o l’immagine “shock” di Paperino esanime, appeso per i piedi all’albero maestro dell’imbarcazione).

Chiude, prima della seconda inedita, Paperino e la miniera spiritata, disegnata da Tony Strobl, che vede Qui, Quo e Qua fronteggiare i Bassotti, con Paperino e Gastone, alleati per amor dei “pargoli”, che accorrono in loro soccorso. La conclusione mi è parsa un po’ affrettata, ma è comunque una “riempitiva” che assolve alla propria funzione.

Prima di congedarmi, non posso non segnalare la presenza a fondo pagina, da pag. 29 a 79 e di nuovo da pag. 85 a 106, di mini-barzellette “lampo”, più o meno gustose. Un paio di esempi? «Cameriere, che cosa avete di fresco?» «La vernice alle pareti, signore!». Oppure «Cosa accadde dopo la scomparsa dei Galli?» «Si cominciò a usare le sveglie!». Come dite? Vorreste sentirne altre? No? Ah, ok, mi fermo qui…

Autore dell'articolo: Fabrizio Fidecaro

A cinque anni cominciai a leggere Topolino, a sette fui travolto dal vento del sud. Da allora il fumetto Disney ha sempre fatto parte della mia vita. Amo lo sport (da spettatore), i libri di John Fante e Simenon, i film di Hitchcock e Wes Anderson. Il Papersera mi ha dato l'opportunità di incontrare grandi autori e nuovi amici.