Intervista ad Alex Bertani (quinta puntata)

21 MAG 2020

Penultima parte della chiacchierata col Direttore. Anche stavolta gli argomenti trattati sono molti, dagli universi extra-Topolino fino al rapporto con i lettori più giovani e con gli altri editori.
Buona lettura!

È uscito il numero 1 delle storie inedite di DuckTales. Verranno pubblicate tutte le storie che sono uscite negli Stati Uniti o avete altri progetti? Davide ci chiede anche se è pensabile un volume 0 con la ristampa delle storie uscite su Topolino qualche tempo fa.

Sì, nella misura in cui il progetto avrà un certo riscontro di pubblico. Io sono fiducioso. L’idea è di proporre pian piano tutto quello che c’è da pubblicare. Se riproporremo anche il numero 0? Sì, alla fine. Siamo stati a lungo indecisi se partire con le storie già apparse su Topolino o con quelle inedite. Poi, anche d’accordo con Disney, dato che le storie già pubblicate erano una sorta di preambolo alla storia vera e propria, abbiamo deciso di partire con le inedite.

Quindi la vostra scelta è quella di far uscire da Topolino questo tipo di storie e riproporle su una testata dedicata a parte?

Il primo volume dedicato ai fumetti del reboot di DuckTales

Il primo volume dedicato ai fumetti del reboot di DuckTales

Sì, è una scelta che ho voluto perché i personaggi di DuckTales sono un po’ diversi da quelli che il lettore trova su Topolino. Non mi piaceva questa cosa che, comprando Topolino, ci fosse uno Zio Paperone di un certo tipo e poi di un altro. Anche i rapporti fra loro sono, in qualche modo, diversi. Ho preferito separare la strada, che è un po’ la scelta di PK e di WoM. Sono delle ambientazioni un po’ forzate per Topolino ed è per questo che ho preferito toglierle dal giornale.

Jay Kappa chiede: «A proposito delle storie francesi, sarà possibile vedere con Panini quelle Glénat non pubblicate da Giunti?». Ti affascinano?

Potrebbe essere. Sono molto belle. Non tutte, ma alcune sono molto belle.

Quali sono le differenze tra Panini e Giunti?

Non c’è una differenza di contenuti, ma di distribuzione. Giunti utilizza un diverso canale distributivo, le librerie. Panini invece realizza albi che escono in edicola e in fumetteria.

Domanda di Marco Gervasio: «È possibile avere una serie su Doretta realizzata dalla coppia Nucci/Gervasio?»

[ride] È una bassa provocazione, Gervasio sa perché!

Sarebbe possibile realizzare storie direttamente per il mercato deluxe come l’iniziativa Glénat?

Si può fare tutto nella vita, anche se in genere proponiamo materiale a basso prezzo. Già Topolino Fuoriserie è un’anomalia per un pubblico, quello Disney, abituato ai 3 euro di Topolino: si tratterebbe di tagliare una grossa fetta di lettori ad oggi non in linea. Sarebbe un modo di testare un nuovo pubblico, ma significherebbe tenere bloccato un artista, ad esempio Fabio Celoni, per un progetto che verrebbe visto da 1500-2000 persone, senza poterlo usare su Topolino. Preferisco realizzare bei progetti che vadano ad un pubblico ampio e poi, in un secondo tempo, riproporli in formato deluxe perché lo meritano. Se ho un autore capace preferisco spenderlo sul settimanale.

Giunti ha portato in Italia soltanto tre volumi editi da Glénat, tra cui Mickey's Craziest Adventures di Trondheim e Keramidas

Giunti ha portato in Italia soltanto tre volumi editi da Glénat, tra cui Mickey’s Craziest Adventures di Trondheim e Keramidas

Hai avuto modo di contattare Alessandro Barbucci?

No. Da quando sono arrivato ho sempre affermato di non avere un cerchio magico attorno a me, scelgo le proposte valide da qualunque parte arrivino. Poi la responsabilità della decisione è mia. Molte persone si sono rifatte vive, proponendo del materiale. Se qualcuno pensa di avere delle idee buone per Topolino, do udienza a tutti quanti.

Questo vale anche per giovani aspiranti sceneggiatori e disegnatori? Come possono contattare la redazione?

Assolutamente. A Lucca Comics 2019 abbiamo ricevuto materiale di una trentina di sceneggiatori e ne abbiamo selezionati una decina, incontrandoli anche in fiera. Li stiamo raffinando, perché scrivere per Topolino non è facile. A volte è più facile scrivere fumetti per adulti, con tematiche più mature. Ricevo volentieri i soggetti e, se validi, mi fa piacere chiacchierare con l’autore e sviluppare la storia. Autori giovani hanno un immaginario più moderno e affine con l’attuale scenario dell’entertainment. Ho ricevuto delle belle idee, molto fresche.

Com’è possibile che DuckTales sia un prodotto della Casa Madre “strong”, maturo e che osa in molte direzioni, quando è la stessa Casa Madre a imporre censure e forti limitazioni al fumetto?

Bella domanda, non lo so. Come tutte le grosse aziende, i department separati non sempre condividono tutte le strategie sull’approccio da seguire. Non sempre gli input sono allineati per tutti prodotti, siano fumetti o cartoni animati.

Ad oggi, quanti sono i lettori di Topolino?

Sono tanti. Per fortuna sono ancora tanti.

Vedo dalle fiere che il pubblico adulto è molto presente e fidelizzato.

In fiera però i bambini non vanno.

Ma Sio?

Non erano proprio bambini. Le file per Sio erano di ragazzi delle scuole medie e primo liceo. Topolino ha un pubblico-target delle scuole elementari, che è ancora fedele. Ad oggi, senza molti cartoni animati Disney in televisione, è l’adulto che passa Topolino ai bambini, regalando l’abbonamento o comprando l’albo in edicola.

Non c’è un modo per “trattare” con la Casa Madre con l’appoggio dei lettori? Non si può dimostrare come le limitazioni siano troppo esagerate?

Le cose le facciamo, l’ambizione mia e del mio staff è portare temi alti in Topolino, non far vedere una pistola, che è un finto problema. L’obiettivo è portare tematiche forti, belle, significative. In Area 15 abbiamo fatto vedere un personaggio in carrozzina, ed è stata una prima volta, molto significativa. Tra Disney e Panini si sta creando un bel rapporto. Anch’io non ero sicuro che Foglie Rosse sarebbe stato approvato, invece è stato molto apprezzato. Non deve diventare un alibi il fatto che certe cose non si possano mostrare.

Ray, uno dei ragazzi apparsi per la prima volta in Area 15

Tornerà Silvia Ziche come autrice completa?

Sì.

Ami collezionare fumetti Disney? Quando vedi volumi di una stessa collana nella tua libreria che hanno forma diversa cosa pensi? Vedi Zio Paperone

Mi arrabbio. [sorride]

L’ho detto anche in un’altra occasione: i primi numeri di Zio Paperone, per una serie di congiunzioni astrali piuttosto negative, sono usciti così. Diciamo che in parte la colpa è anche mia, perché sono io ad aver voluto il cambio di formato per riuscire a leggerli meglio, cosa di cui nessuno ha mai fatto cenno più di tanto. I fumetti Disney oggi si leggono meglio, secondo me. Panini ha investito veramente tanto per avere un tipo di rilegatura che non facesse quel fastidioso effetto di prima quando aprivi un fumetto. Per fare questa cosa qui abbiamo dovuto limare un centimetro in alto nel formato di Paperino e di Zio Paperone, perché altrimenti non sarebbe stato possibile avere quel tipo di rilegatura con quel formato di carta. Ora però i fumetti sono molto più belli di prima.

L'ultima storia scritta e disegnata da Massimo De Vita pubblicata su Topolino 3331

L’ultima storia scritta e disegnata da Massimo De Vita pubblicata su Topolino 3331

Per il resto, amo collezionare fumetti, punto. Colleziono di tutto.

Non rivedremo più Massimo De Vita su Topolino?

La domanda va fatta al Maestro. È un qualcosa di molto personale e se qualcuno deve annunciarlo deve essere lui, non Alex Bertani. L’ultima storia pubblicata è l’ultima scritta e disegnata da lui; penso che ce ne sia un’altra da pubblicare che ha solo disegnato. [su Topolino 3366 uscirà l’ultima storia di De Vita, sceneggiata da Pietro Zemelo, ndr]

Farete un tour dei disegnatori in giro per le scuole?

Queste cose già le facciamo: i laboratori Disney vengono fatti nelle scuole e prevedono appunto la presenza di un disegnatore che insegna a disegnare Topolino. Però è una cosa che puoi fare limitatamente, anche perché visitare una scuola vuol dire impiegare una giornata, vai lì e incontri magari due scolaresche, fai dei disegni, fai il laboratorio; ci vuole molto tempo, devono essere d’accordo la maestra, il preside… Non sono cose che si organizzano facilmente, ma le abbiamo fatto in passato e continuiamo a farle, anche durante le fiere con i laboratori per i bambini. Chiaramente è qualcosa di molto bello e molto coinvolgente per loro, però ci vuole anche molto tempo, e più di tanto non è possibile.

[continua…]

Autore dell'articolo: Redazione Papersera

La redazione del Papersera è un profilo condiviso da più autori, utilizzato in caso di realizzazione di un lavoro a firma di più componenti della redazione.