Paperinik Appgrade 20

01 MAG 2014
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (14 voti) Esegui il login per votare!

Commentare l’ultimo capitolo di questa mini-saga dedicata al “What if?” su Pkna sceneggiata da Faraci è piuttosto desolante. La storia chiude in maniera caotica e rapida, dimenticando dei pezzi qua e là e utilizzando un escamotage di bassa lega. Per giunta, la pesantezza sempre più immane delle battute stupide e delle citazioni di Baldo stancano sempre più, portando il tutto ad un livello prevedibile di noia. Anche il Razziatore appare fin troppo in fretta amicone, senza la profondità presente in Pkna. Mentre Xadhoom non lascia particolari ricordi memorabili. Peccato, perché un paio di momenti molto convincenti ci sono (come il futuro distorto). Mangiatordi continua ad eccellere, mentre De Lorenzi se la cava bene (a parte per la xerbiana).
Il resto dell’albo è invece una tragedia, con storie piatte, noiose, prevedibili, dimenticabili, facili, rapide. Solo la gemma di Urlien si salva, con battute efficaci e buona azione, insieme alla fattoria dei misteri, che risulta essere una storia onesta.
Per la Cult, Valerio fa un buon lavoro, e Pezzin si dimostra divertentissimo nel descrivere le vicissitudini dei Bassotti. E Paperinik si dimostra spiritoso ed arguto. Anche l’apporto di Cirillo è modesto, con dei bloopers di Freccero carini ma nulla di che. Ottima la copertina, as usual.
Il prossimo numero dovrebbe vedere un nuovo episodio autoconclusivo di Universo PK, testi di Sisti e disegni di D’Ippolito, presumibilmente con ancora il Razziatore. Vedremo se il numero di pagine permetterà maggior profondità cosa che, alle 100 tavole gestite da Faraci, non è riuscita alla perfezione, risultando solo un interessante e affettuoso divertissement con molte strizzate d’occhio e troppe battute a vuoto.
Riguardo alla scelta delle storie, repetita iuvant. Prendiamo dalla scorsa recensione: “fintanto che non sdoganeranno almeno il Paperinik degli anni ’90 (e ’80) su Topolino, e non pubblicheranno, almeno una per numero, le produzioni Leoni-Negrin, oppure qualcosa di Faraci e Artibani, non si verrà a capo di nulla, e avremo sempre storie illeggibili, a fronte di discrete cult e inedite”.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.