Le serie imperdibili 5 – Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco: Volume 1 di 3

26 NOV 2022
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La splendida cover di Ivan Bigarella

Ci sono persone che nascono con la dote di saper raccontare i propri sogni, Rodolfo Cimino apparteneva sicuramente a questa categoria di individui. Udinese di nascita ma veneziano di adozione, questo grande “omone”, con all’attivo oltre 700 sceneggiature di storie disneyane (prevalentemente dedicate al mondo dei Paperi), ha cambiato profondamente il modo di sceneggiare il fumetto Disney italiano.

Suoi marchi di fabbrica l’avventura, l’impiego di macchinari strampalati, la ricercatezza lessicale, l’esaltazione del buon cibo e una grande profondità e sensibilità, che faceva da sfondo alle vicende narrate dalla sua penna.

È a Cimino che si deve la nascita di Reginella, personaggio che, nella sua semplicità grafica, sottintende una complessità e sofisticatezza incredibili. Al di là della profonda “interferenza” che Reginella causa nel rapporto di fidanzamento di Paperino e Paperina (al tempo svicolata mediante l’abile stratagemma di ambientare la vicenda su un altro pianeta intanto che sulla terra veniva inviato un replicante di Paperino), Reginella è un personaggio profondo, divisa tra un forte senso del dovere verso gli abitanti del pianeta di cui è sovrana e l’irrefrenabile passione che nutre nei confronti di Paperino, un amore che nemmeno l’enorme distanza segnata da una galassia è in grado di frenare.

Il ciclo de I racconti attorno al fuoco è stato realizzato proprio dopo il ciclo di Reginella, e lo sceneggiatore, ancora una volta, si è voluto appoggiare all’amico e disegnatore di sempre, Giorgio Cavazzano, per realizzare qualcosa di diverso rispetto ai suoi lavori precedenti: “delle favole, delle storie che abbiano lo stesso respiro di quelle che, nei film western, John Wayne racconta alla sera ai suoi colleghi mandriani, quando sono tutti seduti in cerchio attorno al fuoco“. È così che Cavazzano, nella premessa al volume, ricorda la presentazone del progetto da parte di Cimino.

Un’immagine di Cimino, scomparso nel 2012

Nel leggere le storie che compongono il primo volume della raccolta, prevista in tre volumi complessivi all’interno della nuova collana Le serie imperdibili, ci si può rendere conto che il lavoro svolto da Cavazzano sia molto diverso dai precedenti.

Il disegnatore, che da sempre ha nel dinamismo e nella plasticità i suoi tratti caratteristici, ha saputo soffermarsi sull’importanza dei sentimenti, delle espressioni ma anche delle situazioni più drammatiche, cogliendo alla perfezione le idee e le emozioni espresse da Cimino nelle sue sceneggiature. Il risultato è un insieme di racconti per immagini profondi e commoventi, capaci di lasciare un segno profondo nell’animo del lettore.

Tra tutti i personaggi a disposizione all’interno del vasto panorama Disney, nessuno meglio di Nonna Papera poteva assumere il ruolo di cantastorie attorno al fuoco, dispensando racconti frutto di leggende tramandate di persona in persona che, alla fine di una faticosa giornata di lavori in campagna, vengono raccontate a nipoti, nipotini e aiutanti per conciliare il sonno.

Già, perché l’incipit di ogni racconto attorno al fuoco è sempre lo stesso, un ritrovo di “famiglia papera” che, con la scusa di dover aiutare la nonna in qualche mansione, finisce per radunarsi attorno ad un bivacco serale e, nell’ascoltare la storia, ciascun membro della compagnia, che sia Paperone, Paperina, Ciccio o un nipotino, fornisce il proprio commento, che fa riflettere il lettore.

Le atmosfere dei racconti sono rese ancor più evocative dal tratto di Cavazzano

Il bel cavaliere e la regina del lago perduto è la prima storia del ciclo. Pubblicato per la prima volta il 21 gennaio 1990 sul numero 1782 di Topolino, il racconto è ambientato all’epoca dei pionieri del Far West e narra le gesta di Johnny il Melodico, valente cavaliere senza pistola che, alle sparatorie e alle risse da saloon, preferisce scrivere canzoni con la propria inseparabile chitarra.

Trovandosi braccato dagli scagnozzi di un ricco proprietario terriero dall’inequivocabile nomignolo di “El Castigador”, Johnny prende la via del deserto ma, trovatosi ormai privo di provviste e di acqua, si sofferma dinanzi un lago ormai prosciugato e, resosi conto che per lui e per il suo fido cavallo non c’è più molta speranza di sopravvivenza, intona un’ultima canzone. Il sincero inno musicale alla vita e all’amore, innesca una magia che dà per sempre una svolta alla sua vita.

Con questa storia Cimino regala al lettore la romantica fiaba di un amore impossibile, raccontata tramite la carriera di un musicista che, nonostante tutto, non smette mai di seguire i propri sentimenti fino alla fine della propria esistenza. Il tema della vita e della morte è infatti comune nelle storie di questo ciclo.

La delicatezza ed il romanticismo con cui il duo autori riesce a raccontare anche questo difficilissimo argomento (da Cimino più volte affrontata con la nemmeno troppo criptica metafora del raggiungimento dei “grandi pascoli” del cielo), è qualcosa di estremamente profondo e commovente. Probabilmente il punto più altro della sceneggiatura si ha sul finale quando, oltre ad assistere all’epilogo dell’esistenza di Johnny, Nonna Papera dimostra ad uno scettico Paperone che ogni storia ha il suo fondo di verità.

Ricongiunti dal destino nonostante le avversità

Ombretta e l’angolo dei salici (Topolino 1809 del 29 luglio 1990) è un racconto di crescita, che vede due bambini innamorati separarsi a causa delle diversità sociali delle proprie famiglie. Anche in questo caso il destino insegna che nulla può separare un vero amore e, nonostante le incredibili vicissitudini attraversate da Bill, il protagonista del racconto, sembrino rendere impossibile il suo ricongiungimento con l’amata Ombretta, sarà proprio il fato a riunirli dopo aver profondamente cambiato il destino di entrambi.

Il tema dell’avventura è quello più presente nella terza storia del volume, Martin il marinaio e le perle nere del Pacifico (Topolino 1829 del 16 dicembre 1990). Un racconto che potrebbe essere uscito dalla mente di Hugo Pratt, capace di mettere in scena una stupenda metafora della vita e della ricerca della ricchezza.

Anche in questa storia Cimino affronta nuovamente, e in maniera ancor più diretta, il tema della morte. In una tavola emozionante Cavazzano, grazie ad una magistrale padronanza nell’uso delle chine, riesce a cogliere tutta la drammaticità del momento della dipartita, per poi interrompere di colpo il climax con una scena di estrema pace, che fa intendere perfettamente quel che è accaduto…

La quiete dopo la tempesta…

Senza voler svelare oltre riguardo la trama delle storie racchiuse in questo volume, si può solo aggiungere che ci troviamo dinanzi qualcosa di estremamente diverso dalle solite storie cui un lettore del settimanale Topolino è abituato.

I racconti attorno al fuoco usano il contesto dei personaggi Disney come mero pretesto di partenza, prendendo una strada del tutto autonoma e differente. Ciò si deve alla furbizia e al talento di Cimino che, nello scrivere personaggi inediti, dà alla luce protagonisti profondamente diversi dallo standard disneyano sia visivamente che nella psiche, guadagnando nel contempo un enorme margine di libertà rispetto ai canoni tradizionali.

Il solo fatto di scrivere storie autoconclusive, in cui i protagonisti non sono destinati a ricomparire in futuro, permette all’autore di decidere di farli crescere, invecchiare e perfino lasciare definitivamente questo mondo.

Nel leggere le dinamiche e i temi affrontati all’interno di questo ciclo di racconti, ci si stupisce più e più volte, interrogandosi su come sia stato possibile pubblicare certi temi sul settimanale Topolino tra il 1990 e il 1995.

Si può già comprendere quanto prezioso sia il valore di quest’opera, ancor più in ragione del fatto che, le sole due antologie dedicate al ciclo, pubblicate nel 1999 e nel 2012, sono oggi esaurite (oltre che ricercatissime tra gli appassionati).

Venendo quindi alla nuova edizione, presentata da Panini Comics in formato cartonato 18×24 cm al prezzo di € 11,50, è inevitabile esprimere un minimo di rammarico nei confronti di un volume che, a prescindere dall’impianto grafico dei contenuti (il cui apprezzamento estetico è puramente soggettivo), poteva essere perfetta, ma pecca di un paio di mancanze di estremo rilievo.

Il tema dell’invecchiamento non è argomento comune nei fumetti Disney

La prima storia è infatti ripresa dall’impianto usato nel 2012 per il volume 13 della collana Tesori Disney, e presenta lo stesso problema di inversione di due tavole che era stato riscontrato al tempo. Oltre a tale grave difetto (assente nella versione originale della storia pubblicata nel 1990 sul settimanale), è stato usato un colore sbagliato dei capelli di uno dei protagonisti in un momento narrativamente cruciale.

Si potrebbe obbiettare che si tratti di errori scusabili ma, specie dinanzi storie di questo spessore, si dovrebbe avere la massima cura per il dettaglio. Non si può comunque negare che Panini abbia effettivamente riversato una particolare attenzione ai contenuti extra della raccolta.

Romanticismo, magia e mistero in un’unica vignetta

Alla prefazione, molto interessante e sentita, di Giorgio Cavazzano, segue un interessante ricordo di Rodolfo Cimino di Francesco Stajano, filologo disneyano di fama internazionale; in conclusione, un tributo all’autore da parte di Vito Stabile fa da preambolo al soggetto di un inedito racconto di ambientazione fantascientifica che, seppur riassunto in sole due pagine, ha degli spunti interessantissimi e avrebbe potuto costituire un altra perla all’interno del ciclo.

Pur riconoscendo l’alto valore dei contenuti di questo volume, non è possibile assegnare il punteggio pieno proprio in ragione dei gravi difetti sopra evidenziati. Trovandoci dinanzi la prima uscita del ciclo, possiamo solo sperare vivamente che, andando avanti, si presti maggiore attenzione e rispetto all’originalità dell’opera.

Sicuramente si deve riconoscere il merito sulla scelta dei materiali di ottima fattura e di una maggior cura nella presentazione del soggetto inedito di Cimino che, rispetto a quello pubblicata nel secondo volume del ciclo di Reginella per la collana Topo Gold, si presenta ben leggibile.

In definitiva, un volume (ed una collana) su cui si deve avere il coraggio di investire senza alcuna paura, perchè col tempo potrà sicuramente migliorarsi e dare la possibilità, dopo oltre dieci anni, di raccogliere nuovamente le storie del ciclo de I racconti attorno al fuoco. Quattro stelle solo per spronare a fare quel piccolo passo in più per rendere l’opera perfetta!

Rodolfo aveva un modo unico di parlare di sentimenti senza scadere mai nel sentimentale: senza mai esagerare, senza calcare la mano sapeva creare un phatos straordinario che ha infuso in tutti i personaggi di questa serie e nelle loro vicende, che continuano ad emozionarci nel tempo, oggi come ieri

Giorgio Cavazzano

Editore: Panini Comics – Autori: Giorgio Cavazzano, Rodolfo Cimino – Uscita: 29/09/2022 – Pagine: 176 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 11,50 – ISBN 9 772283 857008

Autore dell'articolo: Alessandro Mercatelli

Ho iniziato a “guardare le figure” dalle pagine di Topolino quando non sapevo ancora leggere. Le vignette di Scarpa, Carpi, Cavazzano e De Vita accompagnano la mia vita da sempre e mi hanno portato ad affrontare la lettura del fumetto sotto molteplici punti di vista. Amo alla follia la nona arte e adoro analizzarla in tutte le sue sfaccettature. Questa passione mi ha permesso di diventare giornalista e di collaborare con svariate emittenti e testate: dopo diversi anni passati a scrivere per alcuni quotidiani locali, da 11 anni scrivo su Leganerd, e da 25 faccio lo speaker radiofonico. Sono sempre pronto a mettermi in gioco per cercare di analizzare, condividere e confrontare le mie idee riguardo il meraviglioso mondo Disney e tutto il panorama di artisti che vi ruota attorno. Il mio sogno? Una casetta in Via dei Platani e una bella amaca in giardino!