Topolino 3558

21 FEB 2024
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (29 voti) Esegui il login per votare!

Topolino 3558

La copertina di Topolino 3558, ad opera di Francesco D’Ippolito con i colori di Andrea Cagol, ci informa che siamo nuovamente trasportati nel mondo fantasy di Ducktopia, creazione di Francesco Artibani e Licia Troisi.

In questa terza serie, Il re di Ducktopia, scopriamo che Gambadilegno, intrappolato nel mondo magico, ne è diventato il sovrano, a suo discapito. A questo proposito, dunque, Topolino, Pippo e Paperino partono alla volta del regno per riportare Gambadilegno a casa sano e salvo dalla disperata Trudy, ricambiando la cortesia ricevuta dal vecchio nemico.

Recensire una serie alla prima puntata è sempre impresa ardua, per cui ci limiteremo a considerare questa storia nel suo valore individuale: una narrazione non particolarmente avvincente, che ci guida all’interno di una trama che, nel finale, problematizza la vicenda e restituisce una buona dose di suspense. Manterrà la promessa? Intanto segnaliamo i disegni di D’Ippolito, buoni ma non sempre all’altezza della vicenda narrata, fortunatamente resi morbidi da un buon uso del colore, di cui il disegnatore è supervisore.

Diversamente la trama di Paperino e l’artista in crisi, con alla sceneggiatura Giulio Gualtieri e Marco Nucci e ai disegni Blasco Pisapia, procede con un ritmo più serrato, dinamico e appropriato alla comicità della narrazione. Una divertente bordata all’intellettualismo mordi-e-fuggi dei tempi odierni, ma anche una tenera trama sentimentale che si risolve nel finale.

Sempre sulla stessa lunghezza d’onda, sebbene meno efficaci, le storie successive: Clarabella e i rumor del bosco, sceneggiatura di Matteo Venerus e disegni di Cristian Canfailla, fa perno sulla curiosità da ficcanaso di Clarabella e sul valore della verità nei rapporti d’amicizia; Paperino, Jones e la sfida dei biscotti, trama e disegni di Daan Jippes, è una classica vicenda barksiana imperniata sullo scontro tra Paperino e il suo vicino di casa, con una nota cinico-sarcastica non indifferente; Paperina in fila per tre, sceneggiatura di Augusto Macchetto e disegni di Ottavio Panaro, fa un uso discreto del personaggio di Paperina quale interprete dei bisogni della collettività.

La dinamicità nei disegni di Jippes

Infine, Zio Paperone e la banconota poco nota, sceneggiatura di Massimiliano Valentini e disegni di Danilo Barozzi, riprende la storica vicenda della cittadina di Tenino negli Stati Uniti, rielaborandone le contingenze storiche, con un classico finale in cui Paperone riesce a ribaltare a suo vantaggio una situazione altrimenti sfavorevole.

In conclusione, un classico numero senza infamia né lode, principalmente umoristico e, salvo per la prima storia, anche poco bertaniano.



Autenticati per poter votare le storie del Topolino!

Autore dell'articolo: Alberto Biscazzo

Appassionato di fumetto fin da quando non ero ancora in grado di leggere, ho una predilezione per i paperi di Barks e i topi di Gottfredson.

1 commento su “Topolino 3558

I commenti sono chiusi