Definitive Collection Extra 34 – DoubleDuck 5

04 DIC 2020
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Attraverso un nuovo corposo volume di 250 pagine, prosegue sulla Definitive Collection Extra la ristampa del ciclo di avventure che vede Paperino vestire i panni dell’agente segreto DoubleDuck.

Le sei storie qui pubblicate apparvero originariamente su Topolino in un arco temporale di circa un anno, a testimoniare un periodo molto florido attraversato dalla serie fra il 2010 e il 2011. All’epoca si trattava infatti di uno dei prodotti di punta del libretto, arrivando spesso e volentieri anche all’ambito spazio della copertina. Un altro elemento che ci ricorda la centralità che aveva assunto questa saga è il grande numero di autori coinvolti: in quest’albo sono ben cinque gli sceneggiatori e sei i disegnatori chiamati a spedire DoubleDuck in missione ai quattro angoli del mondo.

L’avventura che troviamo in apertura ci mostra in effetti Paperino impegnato in una trasferta in Olanda. Tuttavia, il focus della narrazione si sposta da DD per concentrarsi su Kay K e sul suo rapporto con il padre: due personaggi ambigui e carismatici dei quali non è mai chiaro se fidarsi o meno e che costringono quindi il lettore a seguire con attenzione le loro mosse, provando ad intuire i loro reali fini. Chi ha incastrato DoubleDuck? è una piccola storia d’autore firmata da Teresa Radice e Stefano Turconi, seminascosta nelle pieghe della serie, in cui ad un intreccio sapientemente articolato si accompagna la splendida raffigurazione della città di Amsterdam e delle azioni che vi si sviluppano.

Una guest star a noi ben nota… anzi, due!

Nelle tre avventure successive vediamo invece DD in missione in Brasile, Italia e Germania. Sono vicende del tutto autoconclusive, data anche la scelta di non inserire elementi utili per la cosiddetta trama orizzontale, in cui all’ambientazione spionistica si abbina una forte componente umoristica; il risultato è una lettura gradevole ma potenzialmente trascurabile all’interno della continuity.

Ben diverso è il caso di Agente Zero, unica storia a episodi presente nell’albo, che vede il debutto nella serie di un pezzo da novanta come Francesco Artibani. Lo sceneggiatore romano dimostra fin da subito di saper padroneggiare tutti gli elementi tipici del genere: si susseguono così ripetuti colpi di scena e capovolgimenti di fronte, un magistrale alternarsi di scenari urbani ed esotici, l’eterna contrapposizione fra buoni e cattivi… sempre che sia possibile identificare con sicurezza gli uni e gli altri. Particolarmente riuscito è inoltre l’inserimento di Kay K e Paperina, con le due papere che si muovono in maniera assolutamente coerente tanto nella loro interazione quanto nel contesto spionistico.

Pur conteso da mille papere, c’è solo una fidanzata per Paperino

L’ultima avventura ristampata, Il convitato di gesso, vede infine DoubleDuck nuovamente coinvolto nell’apertura della stagione lirica della Scala di Milano, come già gli era accaduto in passato. Rispetto alla precedente inaugurazione la differenza si nota soprattutto nel comparto grafico che passa a Marco Mazzarello, ma resta comunque una storia che oltre ad essere divertente segna la chiusura di un’importante sottotrama.

Il tutto in attesa del prossimo volume dedicato all’agente segreto, che, come annunciato in terza di copertina, vedrà la luce nel giugno 2021, preceduto due mesi prima da un’uscita riservata invece a Fantomius. Al di là del comunque gradito “next”, l’unica segnalazione utile a livello redazionale è il ritorno di Andrea Freccero come autore della copertina inedita.

In conclusione, l’albo propone un ventaglio di avventure molto diverse fra loro, sotto tutti i punti di vista (lunghezza, umorismo, disegni), ma egualmente capaci di intrattenere il lettore appassionato delle spy stories in salsa disneyana.

Autore dell'articolo: Federico Pavan

Sabaudo di nascita, romano d'adozione e veneto per amore, leggo fumetti da quando ero bambino e non ho ancora smesso! I miei preferiti: Tex, Asterix, Lucky Luke, Corto Maltese, Mafalda… ma Topolino resta il compagno di viaggio più fedele, una passione che mi ha portato a conoscere il Papersera (e a incontrare tanti amici e una splendida sposa) lungo tutto lo stivale italiano. Il mio idolo disneyano di sempre è Romano Scarpa, ma non posso dimenticare l'emozione del mio primo raduno, nel quale ho avuto la fortuna di incontrare due miti come Don Rosa e Carlo Chendi.