Topolino 3423

03 LUG 2021
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Topolino 3423

Giunge al suo epilogo l’annuale storia calcistica di Nucci con un episodio piacevole, ottimamente disegnato da Intini e al solito ricco di strizzate d’occhio e citazioni più o meno esplicite a film ed elementi di cultura pop, esattamente nello stile che abbiamo imparato a conoscere e che riesce ad essere godibile con un ben equilibrato umorismo sia nella struttura della storia sia nelle battute di contorno o gag di sfondo come la frenetica attività delle Giovani Marmotte nel misurare gli eventi sismici allo stadio.

Lo svolgimento di Forza Paperopoli! – che non dettaglierò per tutelare la sorpresa di chi ancora deve leggerla – prende forse spunto da eventi calcistici realmente avvenuti, e fa percepire una qualche competenza in materia non comune nelle storie apparse sul settimanale. Pur con profonde differenze tra le due storie, accomunate solo dall’argomento, mi sembra scritta da chi segue il calcio più questa storia che la mitica Paperino ai mondiali di calcio di Scarpa!

Anche il finale – una volta tanto – mi sembra di buon livello (spoiler alert!) con la decisione di acquistare un pallone da parte del nipote di Mr. Hoppins, scelta maturata non per far piacere allo zio o sull’entusiasmo di facili vittorie, ma dopo essere stato “educato alla sconfitta” dallo svolgimento di una partita emozionante, a dimostrazione che per un tifoso la partecipazione emotiva è spesso più rilevante del risultato finale.

Il progetto Cento porte (o Duecento, o quante ce ne saranno l’anno prossimo con la partecipazione della squadra campione del Calisota ai mondiali giovanili) mi sembra abbia raggiunto un buon risultato complessivo, inserendosi nella routine delle storie calcistiche legate ad eventi in maniera egregia ed anche innovativa, compito non facile considerato il quantitativo di storie sull’argomento già viste nel corso degli anni!

Il crossover tra le avventure calcistiche di Qui e Quo e il tour di Qua

Sono anche positivamente incuriosito dalla sempre più pervasiva continuity che la visione di Bertani sta portando avanti con decisione nelle pagine del settimanale. In realtà qui, oltre che di continuity, si dovrebbe parlare di crossover, dato che eventi visti nella storia calcistica vengono richiamati in quella realizzata da Salati e Picone sulle avventure dei Bumpers: nella prima Qui e Quo hanno i peltri portafortuna regalati loro da Qua prima di partire per il tour; nella seconda Qua effettua una videochiamata ai fratelli per congratularsi della loro vittoria nel torneo calcistico della storia precedente…

Le luci della città, però, oltre ai sopra citati spunti di continuity e alla volontà di presentarci nuovi personaggi di contorno ognuno con le sue particolarità, non riesce ad appassionare come la storia di Nucci. Nel corso della narrazione si alternano idee felici, come l’utilizzo di un diario di viaggio da parte di Qua per condividere le sue sensazioni, con una struttura di dialoghi e comportamenti dei personaggi non adeguati alle potenzialità che gli stessi potrebbero esprimere, vuoi per la loro età, vuoi per le loro ambizioni, vuoi per i problemi personali che ognuno di loro sembra portarsi dentro e che vengono appena accennati, restando in superficie e quindi non riuscendo ad attivare meccanismi di empatia o di immedesimazione nel lettore.

Il disastro semovente

Sappiamo già da ora come andrà a finire…

L’avventura Zio Paperone e le case mobili dà invece una fortissima sensazione di déjà-vu con le varie folli iniziative dello Zione che siamo stati abituati a conoscere negli anni: un incrocio tra le innovazioni tecnologiche destinate a tutta la popolazione di Paperopoli, tipiche di Giorgio Pezzin e gli incredibili artefatti semoventi di Rodolfo Cimino.

Fabio Michelini, un autore che possiamo considerare della “vecchia guardia”, propone una leggera avventura di maniera, infarcendola di citazioni più o meno opportune a Frozen; l’esito della storia è abbastanza scontato per chi abbia sulle spalle qualche decina d’anni di militanza topolinesca, ma potrebbe risultare divertente per i lettori più giovani.

Molto più moderna e divertente Paper Bat e la minaccia edulcorante, storia pubblicata per fare da traino alla nuova testata Panini Il club dei Supereroi. Mazzoleni si prende il lusso di sbeffeggiare entrambi gli estremi della forbice narrativa dei prodotti destinati ai più giovani: sia il “complesso” finale a base di sganassoni previsto dal regista Ted Movie, sia la sua versione “censurata” che prevede la più innocua delle partite a morra cinese. Il cattivo della storia è in effetti un invasato che pretende di edulcorare tutti gli aspetti della vita per giustificare la sua stessa esistenza.

Chiude il numero il celebrato passaggio di consegne tra la saga di Nucci e quella di… Nucci! Il prolifico autore emiliano ci introduce, con una copertina di Celoni di grande effetto (sebbene di primo acchito molto simile a quella di Topolino 3408) alla quinta e – forse – risolutiva avventura della serie che vede come protagonista il misterioso Mister Vertigo, sulla quale è incentrata tutta la campagna pubblicitaria estiva del settimanale con a supporto il concorso organizzato dalla Panini “Chi è Mister Vertigo?”.

L’avvio della vicenda è perfettamente in linea con quanto siamo stati abituati ad aspettarci dall’autore: un Topolino ai limiti dell’ossessione per questo villain, personaggi nuovi il cui nome si rifà a figure storiche del cinema (Orson Kane), l’alone di mistero che sembra avvolgere qualunque cosa faccia riferimento al misterioso “criminale”. Il prologo non dice molto, è un’introduzione alle prossime puntate che speriamo riescano a far fare il sospirato “salto di qualità” al personaggio sul quale finora Nucci ha legato di più la sua carriera.



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Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!