PK – Il Mito

30 AGO 2023

Introduzione

Il periodo che va dal 2008 al 2014 fu abbastanza prezioso per la proposizione di ristampe di storie e serie passate a marchio Disney. Accanto alle varie La Grande Dinastia de Paperi (2008), Gli anni d’Oro di Topolino (2010) e Le grandi storie Disney (2014), nel 2012 RCS Media Group (che cura la proposizione di collane allegate ai quotidiani del gruppo Rizzoli – Corriere della Sera) propose qualcosa di alternativo, con una diversa cura filologica, non improntata ad un singolo autore, ma ad una serie popolare e groundbreaking, come fu quella con protagonista Paperinik in un formato moderno e accattivante: PKNA (1996-2001) e i suoi derivati. Il pubblico di lettori vide uscire quella che, ad oggi e al momento in cui si pubblica, risulta essere una delle migliori ristampe delle prime tre serie. Stiamo parlando di PK – Il Mito.

Storia

PK - Il Mito

Banner promozionale per il lancio della testata.

Il 20 marzo 2005 usciva l’ultimo numero (il 32) di quella che successivamente fu definita “la terza serie a tema pikappico”, ovvero Pk – Pikappa (una sorta di reboot non in continuity del materiale precedente). Immediatamente dopo la chiusura della serie, nell’aprile 2005, i lettori (e soprattutto i PKers) trovarono in edicola qualcosa che a molti sembrava familiare. Si trattava del mitico numero 0 di PKNA, Evroniani; questa volta, però, c’era una differenza già riscontrabile nella copertina, e più precisamente nel logo: anziché la classica dicitura “Paperinik New Adventures”, si poteva leggere un “Reloaded” ripetuto, che stava ad indicare una riproposizione della serie stessa (chiuse dopo 24 numeri).

Venne così dato il via alla serie di ristampe della saga pikappica, ideata a metà anni ’90 dalla redazione di Topolino, amata dai suoi lettori e considerata l’emblema di un periodo felice di sperimentalismo nel fumetto Disney italiano.

Nel maggio 2007 il Gruppo Editoriale Espresso propose in edicola, con una distribuzione regionale parecchio limitata, venti volumi cartonati della PK – Paperinik Ultimate Collection, con testi introduttivi inediti di Alessandro Sisti e una scelta antologica, e non cronologica, per ogni volumi. L’opera non propose tutti gli albi, e neanche Pk2, risultando incompleta.

PK - Il Mito

Visione di insieme della testata. Si noti la grafica metallizzata e la copertina riproposta nella parte inferiore della costa.

Nel 2012, quindi, RCS decise di puntare su qualcosa che fosse molto più recente rispetto alle proposte precedenti autoriali, e che avesse come riferimento un fenomeno popolare ugualmente apprezzato. Fu così varata la collana di PK – Il Mito, che aveva l’arduo compito di riproporre, finalmente in maniera completa, la mitica serie PKNA.

Quello però che si evinse da subito era che la lunghezza dell’opera (36 uscite settimanali, a partire dal 6 febbraio 2012) non avrebbe contenuto solo le storie della prima gloriosa serie, ma che avrebbe ricompreso anche le altre due, in ordine cronologico. Seppur non in continuity con le due precedenti- – PKNA e Pk2 – la relativa facilità di divisione dei volumetti permette di considerare la terza di queste, PK – Pikappa, affiancata o a parte, a seconda del gusto filologico e purista del lettore.

Proposta editoriale

PK - Il Mito

Copertina della copia anastatica della Style Guide, realizzata per i licenziatari e gli autori.

Ma andiamo per ordine. Prendendo in mano i volumetti, ci si rende conto di guardare e toccare un prodotto di pregio, ben curato e con interessanti contenuti.

Anzitutto, le copertine, che cercavano di dare unicità editoriale, erano metallizzate e cromate, e riproponevano elementi o scorci delle copertine degli albi della serie di riferimento. Si constatava, poi, la rigidità del volumetto brossurato (formato 17x24cm) data dal materiale robusto e dalle alette interne. Insomma, esteticamente parlando Il Mito era qualcosa che provava a rendere giustizia al suo contenuto, e in gran parte ci riusciva.

Il costo di ogni volumetto, maggiore rispetto alle serie su Barks e Gottfredson, era di 9,99 euro, tranne il primo venduto in offerta lancio a 2,99 euro.

Internamente, i lettori potevano constatare di persona che la raccolta era proposta in ordine cronologico; ognuno di questi volumetti (con foliazione di circa 240 pagine per i primi 25, e di 210 circa per i rimanenti) conteneva tre storie alla volta. Sono state riproposte anche le relative miniserie, non in ordine casuale ma secondo l’ordine di uscita originario.

Ma non solo: già ad una prima occhiata dell’indice, si notava come non venivano solo riproposte le storie originali, ma risaltavano anche vari editoriali in cui compariva materiale inedito, organizzato per temi e che ha accompagnato tutta la proposta editoriale fino all’ultimo volume.

PK - Il Mito

Interni della Style Guide.

Si notava così come il nuovo materiale riguardasse i retroscena ancora oscuri o solo chiacchierati nelle varie community di PKers, le modalità di lavoro e la formazione del mitico PK team, le fasi della lavorazione delle storie, le interviste ai protagonisti e le diverse curiosità che sorreggevano la testata.

Ad esempio, nel primo volume era contenuto anche un editoriale di Ezio Sisto, in cui si spiegava la genesi della serie (più volte rivista negli anni seguenti da altri esponenti) e il modo di lavorare del team (innovativo per quell’epoca e che ha di fatto segnato anche il successo editoriale della prima serie), oltre alle incidenze e le influenze sul pubblico dei lettori (quanto mai vario) e le iniziative adottate per rendere coesa la community neo-formatasi (ad esempio, le sfide di PK Action Hero).

Ovviamente, dei redazionali originali (i PK Files e PK Projects, che comunque comparivano nella ristampa Reloaded) non vi era traccia immediata, ma erano sapientemente riassunti ed esposti nei vari articoli di fine volume.

PK - Il Mito

Esempio di alcune schede della Style Guide.

Nei 36 volumetti usciti settimanalmente tra febbraio e ottobre 2012, venivano così suddivisi tra le tre serie: i primi 21 volumi furono dedicati alla serie di PKNA, mentre i successivi 6 alla seconda serie, Pk². Gli ultimi 11 volumetti raccoglievano l’intera terza serie, PK – Pikappa.

Come dicevamo, anche gli editoriali di apertura avevano il compito di introdurre le tre storie ristampate. Si notano spiegazioni sul concepimento della serie, il passaggio da trimestrale a bimestrale e infine a mensile, la crescita della serie e la caratterizzazione di alcuni albi come collegati fra loro (ad esempio, la c.d. dilogia del razziatore, contenuta nei nn. 33 e 34 di PKNA, la trilogia di Xadhoom, nei nn. 353637, e nella chiusura della serie, con i nn. 4849, cui si associa il passaggio alla serie successiva). L’editoriale di apertura messo in corrispondenza della fine della storia di fine serie, poi, spiegava anche il passaggio alla testata seguente, o anche alcune delle motivazioni che portarono alla chiusura della stessa.

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Esempio di alcune schede della Style Guide, con le espressioni da usare e da non usare per i personaggi.

Oltre alle storie, gli editoriali di chiusura del volume aprivano i retroscena più succulenti e particolari sullo sviluppo delle serie. Vi sono:

  • Progetti: relativi alla predisposizione dei lavori del team su un determinato tema o idee che avessero avuto come obiettivo la valorizzazione della testata;
  • Fumetto: i “dietro le quinte” della realizzazione delle storie, con dettagli tecnici;
  • Mondi: spiegazioni del worldbuilding che completavano i PK Projects;
  • Autori: interviste ad autori, disegnatori e membri della redazione del PK Team;
  • Personaggi: con alcune spiegazioni che potevano integrare i precedenti PK Files o relative a personaggi ulteriori.

A questi si affiancava anche la rubrica (presente nei vol. 3 e 4) Mondi Alieni, con gli approfondimenti sul popolo evroniano, la loro cultura e la loro lingua.

Ogni volume poteva essere letto a sé, ma la visione olistica si aveva seguendo l’intera collana. Difatti, alcuni approfondimenti ulteriori sulle prime due serie furono contenuti anche nei successivi volumi, in cui veniva ristampata la terza serie.

Allegate ai volumetti, si trovavano anche 180 schede plastificate da inserire in un apposito raccoglitore ad anelli, e che quindi vanno a pesare sulla composizione finale del prezzo. Queste componevano la Style Guide, ovvero la guida che i disegnatori della serie PKNA seguivano per disegnare i vari personaggi e i comprimari, mantenendo uno stile il più uniforme possibile. Tra queste, vi sono anche i PK Files dei personaggi principali, in gran parte contenuti anche nel diario scolastico di PK.

PK - Il Mito

Descrizione tecnica e particolareggiata della Pi-Kar.

Il punto a sfavore, forse, può essere rinvenuto nel formato delle pagine (i volumi sono di 17x24cm, contro i 17×25,5cm degli spillati) e nella ruvidezza della carta con cui venivano ristampate le storie. Anche la scelta dei titoli, quanto mai variegata e fantasiosa, risulta piuttosto bizzarra e casuale, ma comunque ininfluente. Certo, il purista della serie avrebbe storto e non poco il naso di fronte a questa soluzione. Ma complessivamente, e tralasciando pochi dettagli trascurabili, la proposta aveva più punti a favore che a sfavore.

Conclusioni

La lunghezza contenuta della collana, i suoi contenuti ricchi e la preziosità dei volumetti hanno reso questa proposta editoriale fondamentalmente necessaria, non solo per avere una ristampa completa e quasi definitiva (almeno alla luce di quanto venuto dopo con la PKNE) del materiale pikappico, ma anche per risvegliare quella voglia di PK che sopiva da diverso tempo. Il lettore che intendesse recuperare questa saga in toto avrebbe, quindi, una delle migliori edizioni che svelano retroscena e particolari, con una completezza che concorre solo con gli albi originali stessi.

Curiosità

PK - Il Mito

Confronto fisico tra i personaggi e Pk File dedicato a Paperinik.

  • Come già evidenziato, la collana ristampava le tre serie in ordine cronologico. Solo nel vol. 19 questo criterio fu derogato, in quanto si decise di anticipare lo Speciale 2001 Duckmall per permettere ai vari albi di PK2 di essere ristampati in sei gruppi da tre perfetti;
  • Sono diversi gli esperimenti inediti o incompiuti che hanno caratterizzato tanto il lancio di PKNA, quanto lo sviluppo della serie. Nell’ultimo numero della collana era presente la storia che originariamente avrebbe dovuto fare da pilota per PKNA, Incubo sul fondo, sceneggiata da Giorgio Pezzin e disegnata da Corrado Mastantuono. Sono incluse qui 33 tavole disegnate e a china e altre 27 tavole di cui è presente la sola sceneggiatura, per un totale di 60 tavole. Originariamente, la storia avrebbe dovuto intitolarsi Paperinik e gli invasori degli abissi, riecheggiando chiaramente i titoli tipici delle storie del settimanale e del mensile di allora, Paperinik e altri Supereroi;
  • Da una storia rimasta incompiuta, a quella che possiamo definire la proposta “prima” che avrebbe dovuto caratterizzare PKNA. Sul vol. 15 viene riportata la proposta editoriale che Alessandro Sisti fece all’allora direttore Cavaglione; si tratta di una bozza di serie consistente in appena 8 numeri. Come si evince anche dai titoli presentati, questa “prima” avrebbe dovuto essere molto contenuta e quasi interamente concentrata sulle macro-trame evroniana e dei viaggi nel tempo. I titoli delle prime tre storie (anche in questo caso partendo dal n. 0) sono identici a quelli dei c.d. tre numeri 0 di PKNA, mentre la sequenza successiva vedeva la proposizione immediata di Nella nebbia (con il mago Ahrimadz chiamato Arkahn), per terminare con Stelle cadenti;
  • A fianco di questa ipotetica scaletta iniziale, sono presenti anche due bozzetti preparatori di Lavoradori, di cui uno prevedeva una terza intelligenza artificiale della Ducklair Tower. Altri bozzetti di Lavoradori sono presenti sul numero 31, dove troviamo una sintesi delle idee grafiche degli evroniani e alcune altre idee mai arrivate a realizzazione definitiva;  
  • Tra i progetti rimasti inediti, si annoverano anche due versioni manga per la serie PK – Pikappa. La prima, disegnata da Claudio Sciarrone, è presente nella sola versione a matita alla fine del vol. 29. Si tratta di una rielaborazione della breve Mess@ggio in codice, pubblicata #11. La seconda storia, invece, si intitolava Fahrenheit, scritta da Gianfranco Cordara e disegnata dallo stesso Sciarrone, che arrivò alla fase di mock-up (versione di prova) per un ipotetico speciale estivo. Di questa storia, di appena 13 tavole, sono conservate le versioni a matita e due tavole a china (anticipate sul vol. 29). In entrambi i casi, le due storie “manga” non arrivarono all’approvazione finale, ma furono l’esempio di come lo sperimentalismo che aveva caratterizzato PKNA fosse ancora presente nella verve autoriale di quegli anni;
  • Sul vol. 31 è, invece, presente un lungo editoriale sul gioco multipiattaforma Chi è PK?, distribuito da Ubisoft in diversi paesi in cui stava arrivando anche la serie PK – Pikappa. Vengono qui mostrati sia i concept della trama del videogioco, sia i modelli di personaggi in 3D (collocati su una striscia in fondo a ogni pagina), sia i bozzetti preparatori per la copertina del videogame, sia infine gli scenari di gioco;
  • Viene anche riproposto il fumetto che veniva allegato al videogioco per quelle destinazioni dove la serie ancora non era arrivata, dando modo al giocatore di capire come le vicende si stavano sviluppando narrativamente parlando. Originariamente, tale fumetto avrebbe dovuto far parte di una miserie di quattro albi, come precisato nel successivo vol. 32, dove viene riproposto il concept originale e le idee messe sul tavolo.

Si ringrazia per l’aiuto fotografico Fabio Del Prete e Giulio Rossi per l’immagine promozionale.

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Le nostre recensioni

NumeroVoto del recensoreVoto medioForumInducks
PK il Mito 9 54.4
PK il Mito 10 43.5
PK il Mito 11 43.8
PK il Mito 12 44.0
PK il Mito 13 44.4
PK il Mito 14 54.7
PK il Mito 15 43.8
PK il Mito 16 44.3
PK il Mito 17 54.1
PK il Mito 18 33.9
PK il Mito 25 05.0
PK il Mito 30 04.0

Autore dell'articolo: Luigi Sammartino

Giurista, accademico e nerd, sono un Pker dormiente della prima ora, ridestatosi assieme alla mia passione per il fumetto Disney. Anche se l'ultimo arrivato, mi piace avere comunque un piglio analitico sui prodotti della nona arte. Sperimentatore perenne, sono sempre disponibile a parlare di tutto.

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