L’organizzazione delle pubblicazioni disneyane nel 2023

18 AGO 2023
L’organizzazione delle pubblicazioni disneyane nel 2023

Nell’estate del 2020 pubblicammo un articolo dal titolo Una modesta proposta per una nuova edicola disneyana: in sintesi, un pezzo nel quale veniva analizzata la situazione delle pubblicazioni regolari Disney per spingersi – senza pretese di fattibilità – ad avanzare qualche idea su come secondo noi certe situazioni potessero essere riviste e razionalizzate.

In questi tre anni sono cambiate moltissime cose nello scenario delle testate disneyane, oltre che in quello editoriale tout court, e ci è quindi sembrato interessante fare il punto aggiornato sulla situazione, vedendo cosa si è confermato e quali novità sono state introdotte, aprendoci fugacemente al mercato di fumetterie/librerie e non mancando anche stavolta di fare qualche modesta considerazione migliorativa.

Innanzitutto ecco una “fotografia” di quello che periodicamente arriva nelle edicole italiane a marchio Disney oltre a Topolino:

  • Paperino (la testata ormai più longeva, presente da gennaio 1986)
  • Disney BIG (da maggio 2008)
  • I Grandi Classici Disney (la seconda serie, da febbraio 2016)
  • Paperinik (continuazione di Paperinik Appgrade, da gennaio 2017)
  • Zio Paperone (da luglio 2018)
  • Grandi Autori (da aprile 2019 con questa nomenclatura; da aprile 2023 diventa l’intestazione)
  • I Classici Disney (la terza serie, da giugno 2019; da febbraio 2021 con formula “d’autore”)
  • Topolino Fuoriserie (da novembre 2019)
  • Topolino Extra (da dicembre 2020, in chiusura a ottobre 2023)
  • Topolino Gold (da dicembre 2020)
  • Almanacco Topolino (da aprile 2021)
  • Disney Collection (da maggio 2021)
  • Le serie imperdibili (da febbraio 2022)
  • Humour Collection (da luglio 2022)
  • Thriller Collection (da ottobre 2022)

A queste si aggiungono una vasta selva di pubblicazioni extra, i cosiddetti Vattelapesca: valgano a titolo d’esempio Le più grandi avventure, Disney Team, 100% Disney, Disney Mix, Disneyissimo e tutte quelle collane-ombrello che raccolgono storie in base a varie tematiche.

Rispetto alla nostra precedente analisi, val la pena notare che in questo ambito sono scomparse le sequenze di albi connessi da un singolo spunto declinato in vari aspetti (Le grandi sfide o i cicli per i compleanni di Paperino e Topolino), tornando a un formato puramente autonomo.

Nota a parte per Il Club dei Supereroi, bimestrale nato a luglio 2021 ma che ha recentemente terminato la sua corsa con l’uscita n. 13 di luglio 2023, e per Le Grandi Saghe, nato a settembre 2022 (settimanale prima e quattordicinale poi) per concludersi dopo 30 numeri ad agosto 2023.

Tra cambiamenti e conferme

L’organizzazione delle pubblicazioni disneyane nel 2023

Immagine promozionale per la testata economica di successo dedicata a Zio Paperone, gemella alla storica Paperino

Tornando all’elenco delle pubblicazioni disneyane fisse, sempre facendo un raffronto con la situazione del 2020 salta all’occhio come la quantità di proposte periodiche sia decisamente maggiore. A discapito infatti di alcune chiusure rispetto a quanto presente in allora (Papersera, Paperfantasy, Il manuale delle Giovani Marmotte), in questi tre anni sono nate diverse nuove testate che, tra alti e bassi, stanno comunque proseguendo la loro vita editoriale.

Se guardiamo al nostro precedente articolo, non ci sembra pertanto che i nostri auspici si siano avverati, considerando che promuovevamo una sintesi che sfrondasse gli eccessi per arrivare a un panorama meglio organizzato.

Ci piace però osservare con soddisfazione la nascita nel 2021 di Almanacco Topolino, vale a dire un prodotto che ha come mission principale quella di presentare in Italia una selezione delle migliori inedite straniere contemporanee: una testata del genere era proprio una delle nostre proposte più accorate, volta a coprire una mancanza che pesava già da troppi anni e che il trimestrale Papersera, con la sua attenzione a questo materiale, aveva iniziato timidamente a lenire.

L’onda lunga di quella pubblicazione e della sorella Il Club dei Supereroi ha evidentemente attecchito come ci auguravamo e ad oggi Almanacco è probabilmente la testata disneyana più interessante per il pubblico degli appassionati.

È utile riflettere infine sul fatto che la gran parte di questi nuovi progetti sono da edicola… più sulla carta che nei fatti. Pur essendo inseriti anche nel circuito di distribuzione delle edicole, solo una ristretta minoranza di questi punti vendita li ricevono (e spesso in appena una copia), mentre il loro mercato di elezione è quello della fumetteria e della libreria.

Il formato di grandi dimensioni e cartonato, il prezzo conseguentemente più elevato della media e una foliazione modesta collocano infatti immediatamente questo tipo di prodotti in tale contesto, mentre tra gli scaffali dei giornalai non sembrano trovare posto agilmente. Stiamo parlando di Topolino Extra, Topolino Gold, Topolino Fuoriserie, Disney Collection, Le serie imperdibili, Humour Collection e Thriller Collection: una variegata platea nella quale i vari attori si occupano di proporre nell’ordine le migliori saghe recenti, le storie cult, le avventure inedite di PK (almeno per ora), la versione italiana dei graphic novel editi in Francia da Glénat, celebri cicli disneyani di ieri e di oggi e volumi monografici dedicati ai lavori di Silvia Ziche e Casty.

L’organizzazione delle pubblicazioni disneyane nel 2023

L’Almanacco propone preziose chicche inedite e classici sempreverdi

Un calderone di proposte che in parte si pestano i piedi a vicenda e che per altri versi hanno mostrato una drammatica assenza di direzione editoriale chiara, rendendoli di conseguenza prodotti un po’ dispersivi (quali vere differenze ci sono, in fondo, tra Le serie imperdibili e Le Grandi Saghe?). Eccezion fatta per Humour/Thriller Collection che hanno una vocazione antologica ragionata, gli altri titoli sopracitati non sono immuni da varie problematiche.

In compenso, nell’Anteprima di agosto 2023 Panini ha annunciato la chiusura di Topolino Extra, notizia arrivata in maniera imprevista. Sicuramente la scomparsa delle copertine inedite non faceva ben sperare, ma sorprende come la testata chiuda senza aver completato le numerose serie cominciate. Il progetto bertaniano per Extra è stato forse fin troppo ambizioso, non ha retto tempistiche così lunghe (basti pensare che la saga di Foglie Rosse viene completata a quasi quattro anni dal primo numero uscito) e ha forse pagato lo scotto del suo essere un prodotto “ibrido” nei suoi intenti.

Assommando questa novità alla cessazione di Le Grandi Saghe e de Il Club dei Supereroi, non si può evitare di pensare a quando nel 2018 ci fu un’altra sequenza di chiusure ravvicinate, e quindi a una specie di ciclicità di tale situazione e a una sorta di scadenza a tempo determinato insita in un certo tipo di proposte.

Discorso leggermente a parte per Topolino Fuoriserie, su cui pesano in ogni maniera possibile tutti i problemi connessi con la volontà di pubblicare materiale inedito al di fuori di Topolino, e per Disney Collection, collana che propone per la prima volta in Italia le graphic novel create dall’editore francese Glénat con la collaborazione di autori estranei al contesto Disney ma di successo in altri campi. Panini ha preso gli albi francesi, riducendone parzialmente il formato ma aggiungendo spesso contenuti extra e dietro le quinte non presenti nei volumi originali. L’iniziativa si è rivelata un successo sia critico che commerciale, dato che nel giro di due anni sono state stampate tutte le storie, incluse quelle edite inizialmente da Giunti nel 2016.

I Classici Disney ripartono da 1 con il ritorno del prologo

In generale, poi, su tutte queste nuove pubblicazioni sembra iniziare a pesare il loro essere a metà strada tra prodotto per appassionati e per tutti: nel nostro precedente articolo analizzammo come prodotti di questo stampo (Definitive Collection, Tesori Made in Italy, Tesori International, Uack!) non superarono la prova del tempo proprio per questa dicotomia che non riusciva ad accontentare del tutto nessuna fetta di pubblico. Apparentemente anche questo upgrade (da brossurati a cartonati, con relativo aumento di prezzo e di prestigio) inizia a mostrare la corda, e l’annunciata chiusura di Topolino Extra a cui abbiamo accennato poco sopra sembra confermare tale impressione.

Alla luce di ciò il futuro potrebbe portare a una divisione netta delle proposte editoriali disneyane: in fumetteria/libreria volumi di grande pregio con prezzi importanti e in edicola raccolte antologiche “un tanto al chilo”.

Un’eventualità che personalmente non caldeggiamo, ritenendo che sarebbe meglio provare a trovare una diversa quadra per proporre anche a prezzi popolari nel circuito della grande distribuzione permessa dall’edicola materiale pensato in una certa maniera, alternativo alle raccolte casuali di puro svago.

Sebbene riteniamo infatti che sia positivo continuare a tenere in considerazione le edicole, non possiamo fare a meno di notare che veicolare in questo mercato prodotti che mal vi si posizionano non offre nessun reale “favore” a tali punti vendita, se per trovarli occorre girarne decine e se Panini rende molto più facile reperirli in fumetteria o dal loro sito.

D’altro canto ogni riflessione sul futuro del fumetto Disney in formato popolare non può prescindere dall’analisi dell’attuale stato delle edicole italiane.

L’edicola, luogo di elezione del fumetto popolare

Inutili vattelapesca di lusso

Un tempo solido (e pressoché unico) baluardo della diffusione del fumetto seriale in Italia, l’istituzione edicola da più di un decennio sta attraversando un lungo periodo di forte crisi dal quale non sembra destinata a potersi riprendere.

Ogni anno infatti i dati (il 25% dei comuni italiani non ha un’edicola, e al momento sono circa 12.000 quelle attive) ci parlano di centinaia di punti vendita che hanno chiuso i battenti, e le cause sono molteplici: le difficoltà in cui versa l’editoria in senso ampio e i quotidiani cartacei nello specifico, costi elevati, minor pubblico interessato, la possibilità data ai supermercati di vendere anche giornali, riviste e albi… un insieme di elementi che stanno rendendo quasi anacronistici questi esercizi commerciali, che per sopravvivere si reinventano offrendo anche prodotti “a latere” quali carte, gadget, giocattoli ecc.

Come detto, il processo non si è innescato recentemente e le prime avvisaglie risalgono già alla metà degli anni Zero, ma non sono state messe in campo operazioni concrete per invertire la rotta da parte di quei soggetti che potevano essere interessati a preservare le edicole, in primis gli editori di fumetto seriale.

L’operazione che si è attuata è stata invece quella di guardare altrove per vendere i propri prodotti: fumetterie e librerie sono diventate così terra elettiva, soprattutto grazie alle “entrature” di un editore come Panini Comics, che già da anni frequenta quei terreni con le sue altre pubblicazioni, ed inevitabilmente i nuovi titoli vengono pensati, come formato e caratteristiche, in primis in quell’ottica: in fumetteria non si può mandare il pocket brossurato, in sostanza.

Così ogni nuova iniziativa punta a suo modo ad essere di “fascia alta” e, pur decidendo di lanciarla anche in edicola, si perde di vista il succo di cosa rappresenta questo luogo, destinandola implicitamente all’irrilevanza come canale di vendita.

Immagine promozionale per Topolino Extra, incapace di essere all’altezza delle proprie ambizioni

Il nostro auspicio per il futuro è quello di tornare a investire e a scommettere sull’edicola, cercando di rivitalizzare i prodotti già in essere e a proporre nuovo materiale che, come struttura (e come prezzo), possa trovare posto dai giornalai (e altrove) in maniera sensata ritrovando quella natura popolare che era propria del fumetto Disney.

Rinnoviamo inoltre l’appello alla riduzione di Vattelapesca: apparentemente sono loro a custodire quella natura continuativa e alla portata di tutti di cui si diceva ma, facendolo in maniera caotica e con selezioni “un tanto al chilo”, non sempre rendono un buon servizio.

Ci risultano essere albi che vendono bene e perciò è comprensibile mantenerli (come i vari Disneyissimo, secondo l’intervista ad Alex Bertani realizzata da The Fisbio Show il 12 dicembre 2021), ma l’auspicio resta quello di una riduzione ragionata di titoli e tipologie, oltre che di una cura più attenta verso i contenuti, come si è dimostrato di poter fare con testate come Papersera, Il Club dei Supereroi e Zio Paperone, che da un paio d’anni ha aggiunto una sezione Superstar ai suoi sommari per proporre storie d’annata debitamente supportate da un minimo apparato editoriale.

La fumetteria (e libreria) disneyana del 2023

Se il panorama da edicola appare quanto mai fragile, la situazione in fumetteria e in libreria non risulta migliore. Panini Comics ha creato, a partire da marzo 2021, una collana di volumi cartonati pensati apposta per il circuito librario: i Disney Special Books. Il fastidioso titolo inglese significa molto poco, dato che al suo interno trova spazio una congerie di volumi mai legati tra di loro.

Per andare sul sicuro e risparmiare, sono stati ristampati in maniera quasi integrale (articoli inclusi) alcuni numeri della testata Tesori Disney. Poi sono stati realizzati dei Vattelapesca di lusso, caratterizzati da una scelta antologica discutibile, da un apparato redazionale inedito spesso poco utile e da un pessimo rapporto qualità/prezzo (il prezzo minimo è di 25 euro con una foliazione quasi mai oltre le 250 pagine).

In questa pochezza editoriale, sono state però realizzate un paio di iniziative innovative, come la ricolorazione inedita dell’Inferno di Topolino ad opera di Fabio Celoni e Luca Merli, oppure una storia di raccordo inedita realizzata per l’occasione da Casty (peccato per la scatola in truciolato piena di paglia e di inutili gadget di plastica nella quale l’albo era inserito). A spiccare per complessità è sicuramente la presenza di volumi numerati e limitati, in formato considerevole (29,5×38,5 cm) e prezzo decisamente oneroso. Va detto che si tratta di volumi ottimi dal punto di vista cartotecnico, di qualità superiore, e il risultato è comunque positivo. 

In libreria e fumetteria appare anche Disney De Luxe che, da testata semi-periodica, è diventata un’uscita occasionale, quasi esclusivamente votata alla ristampa di parodie Disney del passato.

Prosegue inoltre, pur con una certa lentezza, la ristampa della Floyd Gottfredson Library edita in USA da Fantagraphics. Si tratta di un’iniziativa meritevole e che, insieme alla ristampa completa dell’omnia di Don Rosa, permette anche al lettore italiano di avere volumi eccellenti.

Infine, in libreria è apparsa Io proprio io, ovvero una collana di volumi da 312 pagine che vuole riecheggiare i classici “cartonatoniMondadori. Si tratta di ottimi esempi di Vattelapesca di lusso, ovvero uscite dalla selezione claudicante vendute ad un prezzo molto alto. Menzione di merito però per i frizzanti commenti grafici inediti di Enrico Faccini.

Volumi discreti ma che quasi mai soddisfano il prezzo di copertina…

Con il numero di Anteprima di luglio 2023 è stato annunciato anche il primo numero di una nuova collana cartonata da libreria dal titolo I grandi maestri Disney, con un volume tutto dedicato a Romano Scarpa. Dal titolo, l’intenzione sembra sia quella di proporre volumi da 292 pagine a 29€ sulla falsariga della storica testata da edicola quasi omonima. Il prezzo alto però non risulta particolarmente invitante, e pare anche voler creare uno “scontro” con la recente versione 2.0 di Grandi Autori, ovvero una testata da edicola appena rinnovata per proporre articoli e storie ad un prezzo favorevole con sommari ragionati, rispondendo sostanzialmente all’esigenza che esprimevamo nel precedente capitolo.

Si tratta probabilmente della plastica rappresentazione della divaricazione tra fumetto popolare e quello elitario; ma se da una parte avere una doppia offerta per due tipi di portafogli diversi può essere sicuramente utile per aumentare il bacino dei clienti, dall’altra occorre sperare che non degeneri in una concorrenza venefica in casa.

Infine su Anteprima di agosto 2023 si anticipa l’uscita della ristampa in volumi Absolute della saga di PK, corposi (e costosi) prodotti che si pongono l’obiettivo di essere l’edizione definitiva della testata. Ennesimo esempio di come volumi di pregio e per un pubblico ricercato siano sempre di più il nuovo punto di riferimento per la redazione, l’orizzonte a cui guarderanno sempre di più per nuove proposte.

Il panorama librario appare pericolosamente in bilico tra una proposta di qualità alta con prezzi elevati e scarse foliazioni, e una selezione scarsa appesantita da costi comunque alti. Panini dovrà essere in grado di bilanciare bene i due aspetti, con il rischio di trovarsi parecchio materiale di poco o nullo interesse.

Di numi tutelari e di chi raccoglie eredità

La coraggiosa e curata iniziativa editoriale di Francesco Gerbaldo

Tre anni dopo il nostro articolo, non possiamo non pensare a come sia cambiato, tristemente, il panorama critico disneyano. La scomparsa di Francesco Gerbaldo (il 2 febbraio 2022) e quella di Luca Boschi (il 3 maggio 2022) sono state un colpo durissimo per tutti gli appassionati, e non solo per chi li conosceva personalmente. Leggere i loro articoli e ritrovare nelle collane da loro curate la stessa passione dei lettori hanno reso queste persone qualcosa che andava oltre il semplice nome in fondo a un testo.

L’arrivo a bordo di valide penne come quella di Davide Del Gusto (che sta gestendo Almanacco Topolino, Humour/Thriller Collection e Grandi Autori, oltre ad aver curato Le Grandi Saghe), di Pier Luigi Gaspa (che, oltre ad essere traduttore delle strisce di Taliaferro e Gottfredson, ha ricevuto l’onere di seguire I Grandi Classici) e di Marco Travaglini (che ha finora esordito nella cura del Topolino Gold dedicato a Paperino e le lenticchie di Babilonia e della ristampa in Disney De Luxe de La storia di Marco Polo detta Il Milione), ci fa però vedere il panorama critico disneyano con una punta di ottimismo in più.

È difficile capire se l’attuale situazione rimarrà sostenibile e per quanto tempo, così come complesso sarebbe prevedere come il sistema edicola riuscirà a sopravvivere e se i principali player del fumetto seriale saranno davvero riusciti a reinventarsi proficuamente in altri canali di vendita. E se soprattutto, in tale scenario, ci sarà ancora posto per prodotti per tutte le tasche.

Di certo sarà interessante tornare su questi argomenti fra qualche anno, per studiare le ulteriori evoluzioni del mercato fumettistico disneyano in Italia.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.

Autore dell'articolo: Andrea Bramini

Andrea Bramini, detto Bramo, nasce a Codogno nel 1988. Dopo avere frequentato un istituto tecnico ed essersi diplomato come perito informatico decide di iscriversi a Scienze Umane e Filosofiche all'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove a inizio 2011 si laurea con una tesi su Watchmen. Ha avuto esperienze professionali nell'ambito delle pubbliche relazioni e come segretario. Appassionato da sempre di fumetti e animazione Disney, ha presto ampliato i propri orizzonti imparando ad apprezzare il fumetto comico in generale, i supereroi americani, le graphic novel autoriali e alcune serie Bonelli e affini. Scrive di queste passioni su alcuni forum tematici e principalmente per il sito di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, nel quale ricopre la carica di caporedattore.

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